La Nuova Sardegna

Sassari

Sindacati in rivolta: «Vogliono spolpare i servizi essenziali»

di Gabriella Grimaldi
Sindacati in rivolta: «Vogliono spolpare i servizi essenziali»

Sanità, dure reazioni alla riforma annunciata da Luigi Arru E i politici promettono di dare battaglia in Regione

30 settembre 2015
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SASSARI. Non sono piaciute le parole dell’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru che lunedì a Sassari ha risposto alle obiezioni dei sindaci del territorio sulla riorganizzazione della rete ospedaliera. Soprattutto si alza ancora una volta il coro di proteste per quello che viene considerato un vero e proprio scippo di importanti servizi offerti fino ad oggi dagli ospedali di Sassari e del Nord Ovest Sardegna.

In primis chirurgia pediatrica, il cui “trasferimento” all’ospedale privato Mater di Olbia, di prossima apertura, sta ancora suscitando malumore in vari ambienti, sia politici che sanitari.

In particolare sono dure le reazioni dei rappresentanti sindacali che vedono nelle scelte della Regione un progressivo abbandono al proprio destino di un settore che a Sassari vantava numerose eccellenze. «Esprimiamo dissenso per una riforma che causerà solo danno al nostro territorio - commenta il segretario della Cisl Sanità Antonio Monni -. Si tende a “polarizzare” i servizi accentrando tutti i posti letto per acuzie a Sassari. Una realtà che è da anni al limite del crollo per i tanti problemi mai risolti a partire dal pronto soccorso, perennemente intasato. In più c’è da dire che il taglio di 120 posti letto porterà con sè altre conseguenze negative sotto il profilo occupazionale visto che molte cooperative che oggi lavorano all’interno degli ospedali si ritroveranno con un pugno di mosche in mano. A fronte dei tagli infatti non è stato previsto l’incremento delle altre strutture del territorio che anzi vengono declassate».

Dello stesso parere il collega della Cgil Pierpaolo Spanedda: «Ad aggravare la situazione il fatto che tutti i nostri appelli all’assessorato per intraprendere un confronto costruttivo sul futuro della sanità a Sassari sono rimasti inascoltati. Giovedì andremo a Cagliari e faremo sentire la nostra voce».

Sul trasloco forzato di alcuni servizi importantissimi o sulla loro soppressione intervengono invece alcuni rappresentanti politici. Già il consigliere comunale Mario Pala aveva lanciato l’allarme dicendo che «la Chirurgia pediatrica, per la tipologia di interventi che deve eseguire deve far parte del dipartimento Materno-Infantile in quanto alcune patologie neonatali non consentono il trasporto del neonato, ma devono essere operate nella stessa struttura ospedaliera».

E Marcello Orrù, consigliere regionale del Psd’Az, aggiunge che «non si può pretendere di riorganizzare il sistema sanitario sulla pelle dei cittadini e tagliando quei servizi che sono più vicini alle famiglie e agli utenti: è evidente che certe scelte si basano solo sulla logica di freddi numeri e non guardano alla realtà concreta».

La discussione proseguirà ora nell’aula del consiglio regionale ma c’è da scommettere che l’iter della nuova legge dovrà superare ancora molti ostacoli.

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