La Nuova Sardegna

Sassari

Invito a Palazzo

I tesori sconosciuti di BdS e Banca di Sassari

I tesori sconosciuti di BdS e Banca di Sassari

SASSARI. Grande successo di pubblico ieri per l’apertura delle sedi storiche del Banco di Sardegna e della Banca di Sassari nell’ambito dell’iniziativa dell’Abi “Invito a Palazzo”. I numerosi...

04 ottobre 2015
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Grande successo di pubblico ieri per l’apertura delle sedi storiche del Banco di Sardegna e della Banca di Sassari nell’ambito dell’iniziativa dell’Abi “Invito a Palazzo”.

I numerosi visitatori che per tutta la giornata hanno potuto conoscere il palazzo della direzione generale in Piazzetta Banco di Sardegna 1, hanno potuto ammirare le numerose collezioni e assistere all’ intrattenimento musicale a cura degli alunni della classe di chitarra del Liceo Musicale “Azuni” di Sassari e del professor Calogero Sportato.

Nel corso degli anni il Banco ha costantemente arricchito e valorizzato il suo patrimonio artistico. La collezione comprende opere dei più importanti artisti sardi del Novecento: Ballero, Figari, Tavolara, Dessy, Sassu, Biasi, Sironi.

La Sala Siglienti, sede in origine del primo sportello del Banco, ospita sculture, incisioni, dipinti e manufatti artigianali di pregio. E’, inoltre, sede dell’archivio storico e fotografico del Banco, che ne documenta le vicende a partire dallanascita dei Monti granatici nel Seicento. Al primo piano sono esposte le opere di Héctor Nava, artista argentino che, tra il 1920 e il 1923, visitò la Sardegna. Al secondo piano, si trova una vasta raccolta di Mario Sironi. Esposte anche le ricche collezioni di monete antiche e di carte geografiche. Il palazzo fu costruito nel 1927 su progetto dell’ingegnere Bruno Cipelli, già autore, a Sassari, del palazzo delle Poste e del teatro Verdi.

La Banca di Sassari ha aperto invece la sede di viale Mancini e la filiale romana in largo di Santa Susanna. «Come ogni anno – ha detto il presidente Ivano Spallanzani – abbiamo presentato un’esposizione originale, legata sempre alla Sardegna». Oltre al patrimonio artistico dell’Istituto, ha riscosso la curiosità e l’apprezzamento dei visitatori la mostra che abbinava due collezioni di tappeti, organizzata in collaborazione con il Murats (Museo unico regionale arte tessile sarda). Alla bellissima selezione di tappeti di proprietà della banca realizzati su disegni di grandi artisti come Costantino Nivola, Mauro Manca, Eugenio Tavolara e Aldo Rossi, era affiancata la collezione di tappeti da guerra afghani del progetto “Calpesta la guerra”, dove sono rappresentati aeroplani e carri armati.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative