La Nuova Sardegna

Sassari

Darsena dei veleni, avanti piano

di Gavino Masia
Darsena dei veleni, avanti piano

Conclusa la prima fase dei rilievi da parte di Syndial, attesa per la bonifica. Reiterata l’ordinanza

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PORTO TORRES. La Syndial ha concluso la prima fase delle attività previste dall’ordinanza di circa un anno fa sulla darsena servizi, iniziate nel mese di novembre 2014, che contemplava gli interventi decisi nel corso della conferenza dei servizi convocata dall’amministrazione comunale con la partecipazione degli enti competenti. Le risultanze degli interventi saranno illustrate entro il mese agli enti, nel corso di un incontro calendarizzato in precedenza, in modo da proseguire con il progetto di bonifica ambientale che la comunità sta aspettando da diversi anni in quella zona portuale dove prima avevano il cantiere di lavoro – e sono stati costretti a spostarsi a spese loro - alcuni imprenditori locali.

L’amministrazione comunale nel frattempo è in attesa dei risultati dell’ultima campagna di monitoraggio della qualità dell’aria da parte dell’Arpas - iniziata il mese scorso per controllare le condizioni ambientali e lo stato di qualità dell’aria nelle zone prospicienti la Darsena -, e il sindaco Sean Wheeler ha firmato una ulteriore ordinanza di chiusura dello specchio acqueo davanti al porto industriale. Il provvedimento vieta passaggio, transito e sosta alle persone per sei mesi nell’area della darsena e alla strada di accesso al piazzale antistante. Nella precedente campagna di monitoraggio (marzo 2014) i risultati rivelavano comunque un quadro chiaro dello stato di degrado ambientale, con dati allarmanti che attestavano la presenza di benzene e di idrogeno solforato in quantità elevate, sia sul breve che lungo periodo, tali da pregiudicare la salute pubblica. L’attività di Syndial ha sinora riguardato il rilievo geofisico per analisi batimetriche e geomorfologiche del fondale della darsena, tracciamento e verifica delle linee interrate e dismesse, indagini geognostiche e idrogeologiche propedeutiche agli interventi nel piazzale della darsena e prove idrogeologiche sui piezometri esistenti. E, inoltre, il monitoraggio delle matrici ambientali delle acque marine, sotterranee e aria ambiente in corso d’opera e la completa rimozione delle linee interrate dismesse che fino alla metà degli anni Ottanta costituivano gli scarichi idrici dello stabilimento industriale della Mariella.

«A oggi sono state completate le elaborazioni di queste attività di indagine – assicura Syndial –, che hanno consentito la calibrazione degli interventi previsti per la seconda fase, necessari alla riduzione dei rischi sanitari e alla tutela della salute in linea con il contenuto dell’ordinanza: Syndial è stata individuata dal Comune di Porto Torres per le competenze tecniche atte a risolvere le problematiche di carattere sanitario della darsena servizi, ma non è proprietaria dell’area e non ha responsabilità in merito alla sua gestione». Il piano completo degli interventi, condiviso da tutti gli organi pubblici di controllo, prevede una spendita di 7,8 milioni di euro, per risolvere un problema che si trascina da decenni e con l’obiettivo preciso di trovare la soluzione a una criticità storica riscontrata a ridosso dell’area produttiva e portuale.

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