La Nuova Sardegna

Sassari

martis

Coltivare e allevare la biodiversità

Se ne è parlato nell’incontro promosso dall’apposito comitato

17 ottobre 2015
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MARTIS. Come prima iniziativa del neonato comitato per il recupero e la valorizzazione del patrimonio varietale orticolo, frutticolo, delle specie spontanee della flora e fauna selvatica dell’Anglona è stata promossa nei giorni scorsi a Martis, dove il comitato ha visto la luce ed ha la sua sede, una interessante tavola rotonda sulla biodiversità e sull’economia circolare in Sardegna che è stata coordinata e moderata da Antonio Farris.

All’incontro, tenutosi nel centro polivalente di “Sa tanca ‘e Iddha” ha partecipato una platea numerosa e interessata di studiosi, di esperti del settore, di agricoltori e allevatori interessati a coltivare e allevare la biodiversità e a mettere a punto specifici progetti integrati e coordinati tra loro che prevedano un’azione di recupero varietale e puntino a favorire e sostenere l’aggregazione tra associazioni territoriali e singoli individui che abbiano a cuore la salvaguardia della biodiversità animale e vegetale, sia essa coltivata, allevata o selvatica, sul territorio dell’Anglona e sui territori confinanti.

I lavori sono stati aperti dal sindaco di Martis Tiziano Lasia, che ha salutato positivamente l’iniziativa ed ha garantito la piena disponibilità del suo comune ad ospitare eventuali nuove iniziative del comitato e da Emanuele Gosamo portavoce del Comitato Biodiversità Anglona che ne ha illustrato le finalità e le prospettive fra le quali il recupero delle cultivar e delle specie animali e la valorizzazione di flora e fauna selvatici così che si possa ricostruire nelle zone agricole della Sardegna un tessuto microeconomico locale autogestito, redditizio e qualitativamente rilevante, che possa rappresentare una prima occasione di recupero del territorio.

Si sono quindi susseguiti gli interventi di Antonio Farris che ha presentato una sua relazione sui microrganismi e gli alimenti trasformati, del naturalista nulvese Mirko Piras che invece ha analizzato la flora e fauna selvatica dell’Anglona in particolare e della Sardegna più in generale, di Guy D’Hallewin, direttore dell'Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari del Centro nazionale delle ricerche ed esperto di colture frutticole, di Giovanna Attene, che ha analizzato le principali colture orticole del territorio, di Piergianni Chessa, che ha fatto una relazione sugli allevamenti di animali e di Antonio Luigi Casu e Cecilia Guascari attivisti e rappresentanti del comitato anglonese. Hanno invece parlato di biodiversità, economia, uomo e territorio lo scrittore Maurizio Pallante, fondatore e anima del “Movimento per la decrescita felice” e Vincenzo Migaleddu radiologo e presidente dell“Isde Medici per l’ambiente Sardegna-Sardigna Terra Bia”.

Durante la giornata sono state raccolte nuove adesioni al comitato e si è tenuto fra i partecipanti un libero scambio di sementi.

Mauro Tedde

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