Il Gac e filiera del pesce: ora si farà l’etichettatura
CASTELSARDO. Tecnici, amministratori, pescatori della costa nord ovest della Sardegna hanno partecipato numerosi e propositivi all'incontro promosso dal Gac (Gruppo d’azione costiera), nella sala XI...
CASTELSARDO. Tecnici, amministratori, pescatori della costa nord ovest della Sardegna hanno partecipato numerosi e propositivi all'incontro promosso dal Gac (Gruppo d’azione costiera), nella sala XI del castello dei Doria, per discutere dello sviluppo dell’economia legata alla pesca. L’evento, che rientra nelle attività di cui all’azione 4.5.1 bis “Comunicazione e partecipazione dei beneficiari alle attività del Piano: accelerazione e chiusura del Psl, si è articolato in due distinti momenti. Il primo ha previsto una illustrazione delle attività del Gac del Nord Sardegna, delle buone pratiche, delle modalità di cooperazione con altri enti.
La seconda parte è stata riservata al lavoro di gruppo su alcuni temi di particolare interesse: il Gac sta infatti, negli ultimi mesi, portando a conclusione le azioni previste dal suo Piano di azione locale, sviluppate lungo un anno e mezzo di attività, e si avvia a fare un bilancio fra gli obiettivi raggiunti e gli scenari da costruire, insieme a tutte le componenti territoriali che hanno a cuore la pesca.
In apertura dei lavori è stata sottolineata la forte attualità del tema della sicurezza alimentare, e come il pescato fresco e locale possa essere adottato come leva strategica, proprio la sua comprovata salubrità. Il Gac ha puntato proprio su questo tema, nella rassegna gastronomica “Tutti a tavola” che, nello scorso mese di maggio ha proposto, nelle piazze di Castelsardo e Santa Teresa Gallura, il pesce “povero” cucinato da oltre 40 ristoratori della zona. L’esperimento ha coinvolto anche gli studenti dell’Alberghiero di Alghero che si sono cimentati nella creazione di nuove ricette, come ha raccontato Nora Pinna, che ha seguito il progetto per conto di Confcommercio, partner del Gac. Benedetto Sechi, presidente del Gruppo d’Azione Costiera, ha voluto mettere l’accento proprio sul successo ottenuto da questa iniziativa e introdotto un altro progetto, che verrà avviato a breve, e che riguarda l’etichettatura del pescato. L’operazione di etichettatura avverrà direttamente a bordo, Il prodotto pescato verrà poi, nell’immediato, inserito all’interno di un portale che potrà diventare un luogo virtuale di scambio fra produttore e acquirente.
Piero Cossu, responsabile amministrativo finanziario del Gac, e Michele Angius, responsabile di alcune azioni, hanno poi fatto il punto su quanto realizzato in solo un anno e mezzo di tempo. «È una filiera, quella della pesca, che merita e chiede giustamente attenzione all'esterno – hanno sottolineato - al tempo stesso si è consapevoli che per agire da sistema, l’unica soluzione è quella di interagire propositivamente con tutte le altre strutture del territorio».
Donatella Sini