La Nuova Sardegna

SASSARI. «Gli utenti e anche i politici – dice l’amministratore unico di Abbanoa Alessandro Ramazzotti – hanno finalmente maturato la consapevolezza che le reti della Sardegna sono sgangherate. Fino a questo momento, un po’ per intoppi burocratici, per conferenze di servizi, nullaosta paesaggistici e un po’ per lentezza da parte nostra, molte risorse sono rimaste ferme e non siamo riusciti a spenderle dal 2004. Ora abbiamo intenzione di cambiare passo, e c’è lo “Sblocca Italia” che ci agevola. Abbiamo reti fatiscenti dove si spreca il 60 per cento dell’acqua. E in Sardegna abbiamo anche una quota di investimento per abitante (sul servizio idrico) che è bassissima. Si parla di 17 euro, contro la media italiana di 30 euro, e quella europea di 80 euro. Con il top dell’Inghilterra che investe 100 euro per abitante. Questo significa che molte cose da noi andrebbero riviste, ci stiamo provando. Con risorse così esigue messe finora in campo diventa molto complicato avere una rete idrica moderna ed efficiente».