Al concerto di Natale applausi per “Deus ti salvet Maria”
POZZOMAGGIORE. Domenica scorsa, dinanzi ad un foltissimo pubblico che ha occupato in ogni ordine di posti il salone di Santa Croce, o è rimasta in piedi nei corridoi centrali, si è tenuto il...
POZZOMAGGIORE. Domenica scorsa, dinanzi ad un foltissimo pubblico che ha occupato in ogni ordine di posti il salone di Santa Croce, o è rimasta in piedi nei corridoi centrali, si è tenuto il tradizionale “Concerto di Natale”. L’Amministrazione Comunale, con la collaborazione della Pro loco, ha offerto ai propri cittadini un applauditissimo spettacolo. L’evento, è stato sorganizzato dai giovani assessori Pierluigi Marchesi e Bernardo Spanu e la presentazione della serata è stata curata da Lucia Cossu, anch’essa di Pozzomaggiore. E’ stata l’occasione anche per apprezzare gli accurati lavori di restauro che hanno interessato la struttura d’accoglienza che offre un bellissimo e comodo teatro che potrà essere utilizzato per l’edizione di tante altre manifestazioni programmate in particolare nei periodi festivi. Stavolta il proscenio è stato occupato esclusivamente da artisti locali. Carlo Loi, al pianoforte, ha accompagnato nel canto Andrea Rosas. Il Coro di Pozzomaggiore, diretto dal maestro Giuseppe Serra, e il Cuncordu Planu de Murtas, diretto da Piergiorgio Masia, hanno cantato i brani del loro ricchissimo repertorio. Il clou della serata è stata la sorpresa del Cuncordu che, unitamente al Coro di Pozzomaggiore, sotto la direzione di Piergiorgio Masia, ha cantato il “Deus ti salvet Maria”. A una serata tanto importante non poteva mancare il “re” dei poeti estemporanei locali, il pluripremiato Antonio Maria Pinna che ha presentato al numerosissimo pubblico le sue ultime poesie, premiate rispettivamente a Desulo e Mamoiada. Il pubblico ha mostrato di gradire l’iniziativa dell’amministrazione ed ha apprezzato con applausi scroscianti l’esibizione degli artisti. A margine dell’evento, nel corridoio antistante al salone, si è ripetuto il mercatino natalizio degli artigiani locali.
Emidio Muroni