La Nuova Sardegna

Sassari

Fontana sabotata con un petardone, lago in piazza d’Italia

Fontana sabotata con un petardone, lago in piazza d’Italia

I vandali hanno ostruito lo scarico con una bomboletta Il danno scoperto dai vigili urbani, aperta una indagine

08 gennaio 2016
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Hanno ostruito lo scarico della fontana di piazza d’Italia con la bomboletta di un fuoco d’artificio, la conseguenza: pavimentazione allagata per giorni con il fiume d’acqua che è arrivato sino a viale Umberto. L’emergenza si è conclusa solo quando una pattuglia della polizia municipale ha scoperto l’origine del problema: e cioè lo scarico della fontana coperto con una bomboletta di latta. Opera sicuramente di vandali che, poi, si sono divertiti a vedere l’acqua scorrere sulla piazza e anche oltre. Con qualche conseguenza poco piacevole per alcune donne anziane che sono scivolate sul pavimento bagnato, per fortuna senza gravi conseguenze.

Lo scarico è stato liberato dagli agenti della polizia municipale che hanno recuperato anche il petardone utilizzata per quello che è stato qualificato come uno scherzo di cattivo gusto.

Ora sono state avviate le indagini per cercare di risalire agli autori del gesto che - se scoperti - rischiano una denuncia. Un aiuto potrebbe arrivare dalle telecamere della zona che potrebbero avere ripreso la scena.

Quello della fontana, purtroppo, è l’ennesimo episodio che si verifica nella zona tra piazza d’Italia e piazza Castello, e va a sommarsi a quelli segnalati più volte dai residenti del centro storico, non ultima piazza Mazzotti.

Le denunce, in realtà, sono servite a poco. Ormai gli scontri tra bande di ragazzini sono quasi pratica quotidiana e basta un niente per scatenare la zuffa. E poi ci sono gli atti vandalici e la distruzione senza senso, gli ambienti davanti alle abitazioni deturpati, angoli utilizzati come servizi igienici, auto e moto presi di mira.

Una situazione preoccupante, forse sottovalutata per troppo tempo e che ha fatto emergere - anche di recente - la presenza di gruppi di giovanissimi dediti a un uso disinvolto di alcol e droghe.

La storia della fontana di piazza d’Italia è l’ennesimo segnale, la conferma che si può fare qualunque cosa anche sotto l’occhio delle telecamere, nel salotto buono della città. E per giorni l’acqua può scorrere liberamente, almeno fino a quando una pattuglia della polizia municipale non scopre il sabotaggio.

In Primo Piano
Turismo

In Sardegna un tesoretto di 25 milioni dall’imposta di soggiorno: in testa c’è Olbia

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative