La Nuova Sardegna

Sassari

Una città in cerca d’autore tra vecchi, single e laureati

di Giovanni Bua
Una città in cerca d’autore tra vecchi, single e laureati

Numeri contrastanti nell’introduzione del Dup 2016-2018 elaborato dal Comune Tanti gli indicatori negativi ma la qualità della vita rimane comunque alta

10 gennaio 2016
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SASSARI. Sempre di meno, sempre più vecchi, sempre più poveri e soli. Ha un’aria davvero impietosa la fotografia scattata dal Documento unico di programmazione triennale in via di approvazione da parte del Comune di Sassari.

Lo studio. Un lavoro introdotto da un dettagliato studio demografico economico sociale della popolazione. Che registra tutta una serie di criticità, in parte note in parte figlie di una crisi ormai infinita. E quindi saldo demografico negativo, invecchiamento della popolazione, alta disoccupazione, bassa produzione e crisi settoriale. Insieme alle sempre più marcate differenze di reddito (il 20 per cento dei redditi più alti valgono il 50 per cento del reddito complessivo) e a sempre più marcati tagli delle risorse pubbliche.

Tinte fosche. Numeri preoccupanti ma prospettive all’orizzonte. A ben guardare i dati infatti sono almeno altrettanti gli indicatori positivi: il saldo migratorio col segno +, che tiene la popolazione sostanzialmente stabile. Un buon grado di istruzione media e una buona tenuta di ciò che è sopravvissuto del tessuto imprenditoriale. Un disagio abitativo basso, e in ulteriore calo. Buona mobilità, buon livello tecnologico, ottimi indici di attrattività turistica e una generale buona qualità della vita.

Sliding doors. Uno scenario complesso, e di numerose possibili letture. Da cui appare evidente una cosa: molto del futuro del Sassarese dipenderà da come si imboccheranno alcune vicine e importanti “sliding doors”, sia di ordine politico generale (dalla riforma degli enti locali, al piano di rinascita industriale, passando per i rapporto con l’Europa e il Governo centrale, ma anche con quello regionale), sia di ordine sociale e culturale (un tema su tutti: l’integrazione). Una scommessa tutta da giocare, e che Sassari non si può permettere di perdere.

Ma vediamo i numeri.

I residenti. I residenti nel comune di Sassari al 31 dicembre 2014 sono 128.170. Meno 336 unità rispetto al 2013 (-0.3 per cento). Come sempre di più le donne: 66.693 a fronte di 61.477 maschi.

Stranieri. Per fortuna a contenere il calo della popolazione arriva il saldo migratorio positivo: +544 unità. Con i cittadini stranieri residenti nel 2014 che sono pari a 3.992, contro i 2.574 del 2010, con un incremento del +55 per cento in 5 anni e un’incidenza del 3,1 per cento della popolazione. La comunità più rappresentata è quella dei senegalesi (23,2 per cento), seguita da quella dei romeni (18,2).

Capelli bianchi. Prosegue il tendenziale invecchiamento della popolazione. Rispetto a dieci anni fa è netto il calo dei residenti con meno di 40 anni. Aumenta il peso percentuale della popolazione dai 60 anni in su, mentre è in calo la popolazione nell'area di cura dell'infanzia e dell'adolescenza. A Sassari si invecchia comunque bene: sono oltre mille gli ultranovantenni (754 donne e 282 uomini)

Single. In calo i nuclei familiari: 57.495, 304 in meno rispetto al 2013. È in diminuzione tendenziale il numero medio dei componenti per nucleo, che si assesta poco sopra il 2.2 per famiglia (era 2,5 dieci anni prima). La maggior parte dei nuclei familiari è costituito da nuclei con un solo componente (37,9%), in aumento.

Laureati. Rispetto al 2001, è significativamente migliorata l'istruzione dei sassaresi. Nel 2011 oltre il 16% della popolazione dai 15 anni in su risulta in possesso di laurea, contro l'11,3% di dieci anni prima. D'altra parte, cala da 25,3% a 19,5% la percentuale di coloro che sono in possesso al massimo della licenza elementare. Ottimo l'indice di possesso del titolo di studio di 2° grado (47,6%) per il totale della popolazione maggiorenne, soprattutto se confrontato col resto della regione. Per quanto riguarda la fascia più giovane (19–34 anni) il dato è in linea con la media nazionale. Il grado d'istruzione misurato dalla percentuale della popolazione in possesso di titolo di laurea o post-laurea è significativamente superiore alla media nazionale.

Disoccupati. Sono oltre 56 mila i componenti della forza lavoro, ma il 17,7% di questi è in cerca di occupazione. È stabile, rispetto a dieci anni prima, la percentuale di maschi dai 15 in su che risulta occupato (49,4%), mentre è in significativo aumento la percentuale delle donne (da 30,5% nel 2001 a 36,9% nel 2011). È, tuttavia, ancora molto ampia la differenza fra uomini e donne.

Più poveri. Il reddito medio dichiarato a Sassari è pari, nel 2013, a 20.478 euro, inferiore sia al dato medio della Sardegna (21.390 euro) sia, è in modo più netto, al dato medio nazionale (24.030 euro). A partire dal 2008, è diminuito sensibilmente il numero di redditi di ammontare compreso fra i 10mila e i 26mila euro, mentre è aumentato il numero di redditi di ammontare compreso fra i 26mila e i 75mila euro.

La fascia più alta di reddito, quella di ammontare superiore a 120mila euro, ha raggiunto il numero più alto di dichiarazioni nel 2010 (500 redditi), per calare bruscamente fino al numero di dichiarazioni pari a 444 nell'anno 2013.

Diseguaglianze in aumento. Un dato molto eloquente: ordinando le dichiarazioni per reddito dichiarato, il 50% dei redditi ammontano a poco più del 20% del reddito complessivo di Sassari.

Allo stesso modo, circa l'80% dei redditi dichiarati a Sassari ammonta in totale alla metà del reddito complessivo. Vale a dire, di converso, che il 20% dei redditi (più alti), ammonta a metà del reddito complessivo dichiarato a Sassari.

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