La Nuova Sardegna

Sassari

Tenta di uccidersi ma viene salvato dai carabinieri

di Barbara Mastino
Tenta di uccidersi ma viene salvato dai carabinieri

Nughedu San Nicolò, l’uomo aveva problemi di salute Con un sms inviato al 118 aveva annunciato il suicidio

14 gennaio 2016
2 MINUTI DI LETTURA





Un sms salva la vita a un cinquantenne di Nughedu, il cui suicidio è stato sventato nei giorni scorsi dall’intervento dei carabinieri e del personale del 118 del pronto soccorso dell’ospedale Segni di Ozieri. I fatti si sono svolti martedì sera quando l’uomo, affetto da problemi di salute e pronto a farla finita per sempre, ha inviato un disperato messaggio a un contato del 118 annunciando il proprio suicidio per protesta contro il sistema sanitario, reo di non averlo adeguatamente assistito nell’affrontare la propria situazione di salute.

Il personale del 118 ha quindi immediatamente allertato i carabinieri del nucleo radiomobile di Ozieri, che per fortuna si trovavano nelle vicinanze e che si sono recati subito a casa dell’uomo, già noto ai militari, dove però hanno trovato tutti gli ingressi sbarrati. L’unica possibilità di entrare in casa era accedere dal magazzino retrostante, dove i militari si sono introdotti forzando una saracinesca, dimostrando grande lucidità pur in una disperata corsa contro il tempo. Entrati nel magazzino i militari hanno trovato l’uomo riverso per terra e privo di sensi: il cinquantenne aveva infatti organizzato il suicidio legando una sciarpa ad un palo sorretto, all’altezza di circa 2 metri, da un mobile da una parte e all’altro lato da una porta, che però aveva ceduto per il peso.

Nel frattempo i militari erano stati raggiunti dagli operatori del 118, che subito hanno praticato all’uomo le pratiche della rianimazione e che dopo vari tentativi sono riusciti a rianimarlo.

Subito dopo l’uomo è stato trasportato nell’ospedale Segni di Ozieri, dove è stato sottoposto a tutti i controlli del caso ed è stato ricoverato per restare sotto osservazione da parte del personale sanitario. Si è così conclusa con un lieto fine una vicenda drammatica, e per fortuna la prontezza dell’intervento dei carabinieri e del personale medico ha sventato il peggio. Resta la pesante coltre di tristezza lasciata dall’aver assistito a un evento annunciato, dettato dalla disperazione di una persona che si sente abbandonata da un sistema dal quale non si sente protetto né tutelato.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative