La Nuova Sardegna

Sassari

Povertà, un piano del Comune per dare sostegno a 160 famiglie

di Gavino Masia
Povertà, un piano del Comune per dare sostegno a 160 famiglie

Il fondo regionale incrementato fino a 272mila euro: i beneficiari saranno impiegati nel servizio civico L’assessore Sassu: «Più dignità per le persone con la possibilità di favorire il reinserimento sociale»

22 gennaio 2016
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PORTO TORRES. Sono circa 160 le famiglie in difficoltà che saranno aiutate dall’amministrazione comunale attraverso il fondo regionale incrementato sino a raggiungere la quota di 272mila euro. La giunta ha infatti stabilito la ripartizione dei fondi del programma di contrasto alle povertà - misura che prevede il sostegno delle famiglie indigenti attraverso contributi diretti o sottoforma di servizi di pubblica utilità per il Comune - confermando così l’aumento esponenziale del numero dei disoccupati con figli a carico a seguito di quella che si può definire la più grave crisi economica e sociale degli ultimi anni.

«Nella nostra città aumentano purtroppo le famiglie in difficoltà economica – dice il sindaco Sean Wheeler –, ed è stato perciò opportuno definire l’incremento dei fondi per questa linea d’intervento: ora potremo distribuire in maniera equa il finanziamento e dare un sostegno a coloro che hanno bisogno». Il progetto prevede l’erogazione di contributi e di sussidi in cambio di ore destinate al servizio civico. Grazie a questa rimodulazione le numerose famiglie indigenti potranno usufruire di un sussidio per alcuni mesi, fornendo in cambio alla comunità servizi utili come la pulizia, il decoro delle aree urbane e svolgendo ulteriori attività all’interno del Comune.

«Abbiamo deciso – spiega l’assessore alle Politiche sociali Sebastiano Sassu – di utilizzare una parte dei fondi per le azioni di sostegno economico con progetti personalizzati di aiuto e contributi economici per l’abbattimento dei servizi essenziali: è un modo per dare anche maggiore dignità alle persone, creando le basi per un reinserimento sociale, mentre un’altra parte del finanziamento verrà impegnata per il progetto del servizio civico». L’assessore ricorda, inoltre, che proprio per quanto riguarda il servizio civico si attingerà dalla graduatoria pubblica redatta quest’anno con criteri specifici: «Abbiamo chiesto infatti di tutelare chi negli anni non ha mai fruito di contributi dai Servizi sociali e coloro che ne hanno usufruito in forma minore e per meno tempo». Nessun componente del nucleo familiare ammesso a partecipare al servizio civico potrà poi usufruire, nello stesso periodo, di altri programmi d’inserimento lavorativo e sociale sostenuti da finanziamenti pubblici come il cantiere di forestazione. Per Sassu è dovere di un’amministrazione pubblica distribuire equamente le risorse a disposizione della collettività: «Noi lo stiamo facendo e la linea d’intervento sarà integrata da ulteriori fondi che la giunta, come in questo caso, continuerà a ripartire tenendo conto dei bisogni, quelli reali e concreti, manifestati dai cittadini che si rivolgono ai Servizi sociali».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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