Donna Lucia, spietata banditessa
La leggendaria Delitala raccontata nell’ultimo libro di Franco Fresi
NULVI. Nella galleria di donne d’altri tempi, decisamente “alternative” e appartenenti a una Sardegna in un certo senso da cartolina, fa anche lei la sua bella figura. Donna Lucia Delitala, nulvese per nascita e storia, è infatti una delle protagoniste del nuovo libro che lo scrittore gallurese Franco Fresi ha dato in questi giorni alle stampe con l’editore Il Maestrale.
S’intitola “La banditesse, storie di donne fuorilegge in Sardegna” e racconta un passato che ancora oggi, a distanza di tanti anni, è in grado di sorprendere chi ne va alla scoperta.
Come ben evidenzia una nota della quarta di copertina, la banditessa nulvese che compì le sue gesta nella prima metà del ‘700, non destava una gran bella impressione nel viceré del tempo che, come riporta lo storico Carlino Sole, così ne definiva la pericolosa destrezza: «con due mustacchi da granatiere, usa le armi e il cavallo come un gendarme».
La presunta mascolinità rimarcata nel profilo di Lucia Delitala tradisce un evidente pregiudizio, perché si tratterebbe, agli occhi del viceré, di una donna che viola la legge con l’aggravante di essere per giunta poco avvenente. A questa singolare donna della Sardegna dei primi del ‘700 si imputano molte violazioni dell’ordine costituito.
Doveva essere una figura alquanto carismatica, se, come ricorda Fresi, «si era messa a capo di una numerosa e agguerrita banda di fuorilegge e batteva la campagna seminando il terrore tra i nemici della sua fazione».
E dire che apparteneva ad una delle schiatte più in vista della Nulvi del XVIII secolo. Nelle sue azioni si fondevano l’atto della rapina (l’eversione a fini privati, si potrebbe dire) e il gesto di ribellione contro i Savoia, ai quali preferiva il governo spagnolo, forse per via di quella discendenza nobiliare alla quale, malgrado il suo nuovo status di fuorilegge, sentiva ancora di appartenere. Poteva contare su un piccolo esercito di uomini e donne a lei fedeli, come il bandito Giovanni Fais. Il sodalizio tra Fais e Donna Lucia Delitala fu un problema non da poco per le autorità del tempo.
Di questo c’informa con precisione Manlio Brigaglia: «Il Fais, con la sua banda, finì per unirsi ai Delitala, formando un vero e proprio esercito di campagna che teneva tutto il Nord, ai confini tra il Sassarese e la Gallura, sotto il proprio controllo: una banda di cui era l’anima una curiosa figura di amazzone, donna Lucia Tedde Delitala, che, dice il Costa, montava in arcione, e armata di fucile e stocco, con ardimento virile, usciva in campagna per affrontare i nemici».
Nata nel 1705, la banditessa nulvese morì in circostanze che non sono chiare. Una certa “leggenda” vuole che, tradita, sia stata strangolata nel suo letto o che sia bruciata viva in compagnia del suo amante.
Giuseppe Pulina