La Nuova Sardegna

Sassari

Dipendente della Sgb si incatena ai cancelli d’ingresso

Dipendente della Sgb si incatena ai cancelli d’ingresso

PLOAGHE. Un giubbotto pesante, una coperta sulle gambe, a fianco la sua fedele stampella e attorno all’addome una grossa catena assicurata al cancello di ingresso della San Giovanni Battista. Monica...

10 febbraio 2016
2 MINUTI DI LETTURA





PLOAGHE. Un giubbotto pesante, una coperta sulle gambe, a fianco la sua fedele stampella e attorno all’addome una grossa catena assicurata al cancello di ingresso della San Giovanni Battista. Monica è lì da ieri alle 11 e li è rimasta, al freddo, senza mangiare né bere, sino alle 20 quando il custode della chiave del lucchetto l’ha liberata. È decisa a incatenarsi tutti i giorni sino a quando qualcuno non le darà qualche risposta. Monica Mei ha 45 anni, tre figli e un nipotino, lavora alla Fondazione da 25 anni e da quando è diversamente abile fa la centralinista. Suo marito lavora anche lui per la Sgb e anche lui è senza stipendio da sei mesi. Non ce la fa veramente più ad andare avanti. Ha chiesto l’anticipazione di 300 euro per restituire ad un’amica un prestito. Ora quella somma serve anche all’amica che deve onorare una scadenza. Nessuno glieli può dare, l’azienda pare non possa disporre di un euro a causa dei conti bloccati dai pignoramenti seguiti ai ricorsi di lavoro presentati nei giorni scorsi da decine di lavoratori della Sgb, anche loro sempre più disperati. «Sono decisa ad andare sino in fondo - ha detto - ogni giorno dopo il mio turno di lavoro mi incatenerò». I colleghi cercano di rendere la sua durissima protesta meno pesante ma la tristezza e la rassegnazione ormai hanno tolto le forze anche a loro. (m.t.)

Il blitz

Sassari, controlli dei Nas in tutta l’isola: sequestrati 855 chili di uova e colombe di Pasqua scadute o conservate tra i topi

Le nostre iniziative