La Nuova Sardegna

Sassari

Il giallo di via Montello e dell’asfalto che cede

Il giallo di via Montello e dell’asfalto che cede

Oggi al via gli scavi per verificare l’origine dello sprofondamento della strada Il fosso davanti a un palazzo dichiarato inagibile. Le paure dei negozianti

11 febbraio 2016
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SASSARI. Già da oggi potrebbe essere fatta chiarezza sui motivi che hanno determinato il cedimento dell’asfalto in un tratto di via Montello. Ieri il Comune ha provveduto a transennare l’area chiudendola alla circolazione della auto ma lasciandola libera al passaggio dei pedoni per non impedire l’accesso ai residenti e alle numerose attività commerciali che gravitano sulla via.

Gli operai dell’impresa incaricati dal settore Manutenzioni di Palazzo Ducale dovranno procedere da questa mattina con una serie di scavi per comprendere il perchè dell’avvallamento. Che si è manifestato a ottobre ed è andato man mano facendosi più accentuato.

Allora gli uffici tecnici si erano rivolti ad Abbanoa perché verificasse se il cedimento fosse causato da infiltrazioni di acqua dalle condotte o dalle fognature. Dopo aver compiuto un’indagine sulle rete, il gestore del servizio idrico ha però escluso che lo sprofondamento del manto stradale avesse una relazione con perdite d’acqua. Di conseguenza, al Comune si è deciso di intervenire direttamente per evitare situazioni di possibile pericolo e accertare l’origine della fossa che si è creata. Fossa che si trova di fronte a un palazzo da anni disabitato dopo che ne era stata accertata la inagibilità. «Una storia che risale a diciannove anni fa – spiega Ottavio Piseddu, della squadra comunale intervenuta per recintare la zona –. Il palazzo era stato dichiarato pericolante e il suo perimetro transennato, sembra perché realizzato in una zona dove scorre una dragunara, una delle tante vene d’acqua che si scavano la strada nel sottosuolo della città».

Al momento non si sa se ci sia una relazione tra i motivi che hanno determinato lo sgombero del palazzo una quindicina di anni fa e l’affossamento della strada. Probabilmente dovranno essere eseguiti carotaggi da affidare a un geologo. Intanto tra i commercianti della zona si è insinuata la paura che i lavori possano comportare disagi per lungo tempo. «La strada rimase chiusa per un anno e mezzo quando scoppiò il caso del palazzo pericolante – dicono i fratelli Martino, Antonella e Gianni Doro, di Decors & Color –. Speriamo che ora si scopra finalmente il motivo del cedimento e che si risolva in via definitiva la situazione». «Me lo auguro anche io – afferma Alessandro Muretto alla cassa del suo negozio di panetteria –. Già oggi, con la chiusura della strada ho registrato un calo della clientela. Non vorrei che le transenne scoraggiassero gli acquirenti». (p.f.)

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