La Nuova Sardegna

Sassari

Lavori pubblici per aiutare i disoccupati

Lavori pubblici per aiutare i disoccupati

Il Movimento Lavoro chiede che il Comune affronti le tante emergenze delle quali soffre la città

14 febbraio 2016
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OZIERI. Ozieri cade a pezzi, ma non c’è lavoro per l’edilizia locale. Questa la critica che il Movimento lavoro, comitato di disoccupati nato a Ozieri qualche anno fa, rivolge all’amministrazione comunale, colpevole, a detta del gruppo, di trascurare la cura della città e, quando lo fa, di non portare ricadute positive in termini di lavoro sulle imprese locali. I soldi sono pochi, questo lo si sa e lo stesso Movimento lo ammette, ma i pochi soldi che ci sono potrebbero essere destinati a piccoli appalti da affidare a imprese e cooperative locali. Una critica non nuova, che più volte il Movimento lavoro ha rivolto all’amministrazione, tacciata di scarso interesse nei confronti della grande crisi che da anni colpisce quello che negli anni passati era uno dei fiori all’occhiello della città: l’edilizia, le imprese che hanno costruito case e strade e dato lavoro a decine e centinaia di persone. «Il loro impegno sembra quasi nullo – dicono i componenti del Movimento – e il tempo continua a passare: per i disoccupati ogni giorno è una guerra senza fine. Siamo indignati che ancora non si sia fatto niente per l’urgenza dei lavori e l’urgenza occupazione. Eppure l’elenco degli interventi da fare – dicono – è lungo: dalla sistemazione del muro dell’asilo Gescal, che è attualmente pericoloso, a quella del palazzetto dello sport di San Nicola, dalle aree verdi in stato di abbandono tra cui Sa Mandra ‘e sa Jua, il sito archeologico di Pont’ Ezzu e il parco giochi vicino alla chiesa, preso di mira da vandali e piromani, ai marciapiedi ancora mancanti, dal boschetto di Punta Idda al centro storico, con le vie colme di buche e i muri cadenti, e infine la piazza Garibaldi con il fatiscente lastricato di granito che andrebbe smantellato e fatto a nuovo. Opere che possono essere occasione di lavoro per i disoccupati ozieresi». (b.m.)

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