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Sassari

Lo chef Pulina rinnova l’antica macellazione del maiale

Lo chef Pulina rinnova l’antica macellazione del maiale

PLOAGHE. Ancora una bella iniziativa gastronomica dello chef ploaghese Gianfranco Pulina che domenica 28 febbraio nel ristorante “Golden Gate” di Bortigiadas proporrà un evento speciale che vuole...

26 febbraio 2016
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PLOAGHE. Ancora una bella iniziativa gastronomica dello chef ploaghese Gianfranco Pulina che domenica 28 febbraio nel ristorante “Golden Gate” di Bortigiadas proporrà un evento speciale che vuole coniugare tradizione ed innovazione.

Una giornata alla riscoperta dell’antico rito della macellazione del maiale, “lu mannali”, di una tradizione millenaria che rischia di scomparire per sempre e di tutto quello che le nuove generazioni non sanno del puro suino sardo, di ciò che ha rappresentato in passano nell’economia familiare e nel mondo agropastorale. Ma anche del fatto che, come recita un vecchio detto, “del maiale non si butta via niente”.

Durante la giornata si potrà assistere alla trasformazione delle carni da consumare fresche, alla preparazione degli insaccati e ai metodi di conservazione tradizionali. Insieme a Gianfranco Pulina ci sarà infatti Michelangelo Salis, erede e raffinato comunicatore dei Salis di Ploaghe che dimostrerà dal vivo l’antica arte della lavorazione e della trasformazione del maiale.

Alle 8 si accenderanno i fuochi e si inizierà il taglio e la selezione delle carni. A metà mattinata uno stuzzichino con l’assaggio delle parti meno nobili del maiale, grigliate e abbinate ai vini galluresi. Poi la preparazione degli insaccati, delle pancette e dei prosciutti. Il pranzo proporrà i “chiusoni” galluresi con ragù di maiale, la “carri e coggiu” con ceci e cavolo verza, la grigliata, la cordula e tante altre bontà per finire con il sanguinaccio dolce e “li frijoli longhi” con miele e zucchero.

Gianfranco Pulina punta così su quella che considera ormai la sua missione e cioè su quella che lui stesso definisce la “cucina vintage”, basata essenzialmente sui rapporti di collaborazione e di scambio di esperienze con i produttori del territorio e le sue eccellenze, per portare in tavola gli archeosapori del maiale ma con le gustose reinterpretazioni che l’innovazione gastronomica può dare a questa carne.

La giornata ha anche una nobile finalità quella cioè di raccogliere fondi per sostenere l’associazione “Stelle del Sud Onlus” impegnata da anni in progetti umanitari in Madagascar. L’evento sarà segnalato anche dal programma del Tg2 Eat Parade.

Mauro Tedde

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