La Nuova Sardegna

Sassari

Veterinari e ambulatorio, convivenza impossibile

di Barbara Mastino
Veterinari e ambulatorio, convivenza impossibile

Bono, protesta del consigliere regionale Ledda per «una decisione assurda» I due servizi nello stesso stabile potrebbero provocare problemi igienico sanitari

27 febbraio 2016
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BONO. Esplode la polemica a Bono contro la paventata decisione dell’Asl di Sassari di trasferire la sede del servizio veterinario nei locali del poliambulatorio dove prima aveva sede il Gal Goceano. Ad alzare la voce contro tale scelta è il consigliere regionale de La Base Gaetano Ledda, che nei giorni scorsi ha presentato in materia una interrogazione urgente all’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru chiedendogli di sventare quella che l’onorevole goceanino definisce una decisione del tutto «assurda». La sua assurdità deriva soprattutto dalle implicazioni di carattere igienico e sanitario che comporterebbe lo spostamento del servizio a pochi passi dai servizi del poliambulatorio (situati al piano inferiore rispetto agli uffici ex Gal) che, in quanto tali, richiedono la massima asetticità e pulizia. «Nello stabile del poliambulatorio – dice Ledda nella sua interrogazione mettendo per iscritto un concetto che comunque, a suo dire, non dovrebbe nemmeno avere bisogno di essere espresso – vengono effettuate prestazioni esclusivamente sanitarie (prelievi, visite specialistiche, consultorio familiare e centro dialisi) quindi di sanità umana, e la commistione delle suddette prestazioni con attività veterinaria di sanità animale potrebbe provocare l’insorgenza di problematiche igienico-sanitarie, sarebbe un fattore pregiudicante i criteri di accreditamento dello stesso poliambulatorio e ostacolante per la realizzazione di una Casa della Salute». Quest’ultimo, come ben si sa, è un progetto che sta molto a cuore agli amministratori del Goceano (anche di recente se ne è occupato, il capogruppo di Sel Daniele Cocco in riferimento all’attuale dibattito sulla riforma della rete ospedaliera), e lo spostamento del servizio veterinario nel piano superiore del poliambulatorio manderebbe definitivamente a monte ogni possibilità di realizzazione della stessa. Ma non è tutto: trasferire il servizio veterinario in quella sede più periferica sarebbe un danno ulteriore, dice ancora Ledda, poiché «oltre agli ovvi inconvenienti logistici per gli operatori determinato dalla sola concentrazione di molteplici e differenti attività in un unico stabile, comporterebbe un notevole danno alle attività commerciali operanti in paese che vedrebbero venire meno la presenza costante degli utenti dei servizi in questione». Il consigliere de La Base chiede quindi all’assessore alla Sanità di adoperarsi per «lasciare che tutte le prestazioni e competenze del servizio veterinario si svolgano negli attuali locali siti a Bono e che invece nel poliambulatorio, se proprio si deve trasferire qualcosa, si sposti il servizio di igiene pubblica lasciando nella sede attuale solo quello veterinario.

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