La Nuova Sardegna

Sassari

Sanità, un Sos dai direttori e dai primari

di Luigi Soriga
Sanità, un Sos dai direttori e dai primari

Per la prima volta si sono incontrati e hanno stilato un elenco di tutte le carenze e le inefficienze dell’assistenza

18 marzo 2016
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SASSARI. Il primo step è stato il faccia a faccia con l’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru. Due sere fa invece i primari dell’Asl hanno avuto un confronto con i direttori dei reparti delle Cliniche dell’Aou. Il tema è sempre lo stesso: la diagnosi dello stato di salute della sanità sassarese e del territorio alla luce dell’incorporazione Asl-Aou e in vista della riforma della rete ospedaliera.

Ciò che è avvenuto al settimo piano del Santissima Annunziata per certi versi è un incontro storico. Mai fino ad ora infatti i primari e i direttori si erano ritrovati all’interno di una stessa stanza e avevano dialogato sui problemi delle rispettive attività.

E a quanto pare la riunione è stata decisamente proficua: il risultato è un documento di due pagine fitte, che viviseziona le carenze e i disservizi della sanità, e pone l’accento sulla necessità impellente di un rapido intervento da parte dei vertici Aou e della Regione per tappare le falle di un sistema vicino al collasso.

La prima emergenza da affrontare è infatti la clamorosa sottostima dei fondi assegnati alla sanità sassarese. Si parla di un ammanco mensile nel budget di oltre un milione e mezzo al mese. Questa cinghia perennemente tirata comporta delle inevitabili inefficienze nel livello di assistenza. La Farmacia non ha le risorse per comprare medicinali e presidi e i reparti si ritrovano sguarniti di guanti, provette e di tutto il necessario per i pazienti e per gli esami. Quindi rivedere il capitolo spesa urgente è un punto di assoluta priorità.

Poi c’è il discorso dei tagli previsti e dei posti letto diponibili. Un numero troppo esiguo per far fronte alla domanda di degenza del territorio.

La relazione inviata ai vertici e spedita anche agli uffici della Regione non entra sicuramente nei dettagli. È però esaustivo un check-up, che si sofferma sulla carenza di personale soprattutto nei reparti acuti, che evidenzia le condizioni pietose delle sale operatorie, nelle quali da anni non viene fatta manutenzione.

Anche la complicatissima gestione dell’emergenza urgenza è un fattore da affrontare e risolvere in tempi brevissimi.

E proprio sulla velocità delle soluzioni da mettere in campo sia gli universitari che gli ospedalieri fanno fronte comune e sono categorici: «La sanità non può permettersi di aspettare l’iter di realizzazione della nuova rete ospedaliera. Bisogna stanziare risorse immediate e adottare i provvedimenti con assoluta urgenza. Perché il livello delle prestazioni sta continuamente degradando e il processo di incorporazione Asl-Aou finora non ha certo contribuito a migliorare le cose».

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