La Nuova Sardegna

Sassari

L’istituzione eredità di Esperson

Il sanatorio sassarese sorse alla fine degli anni Cinquanta in via Carlo Felice, allora circondata da campagne e oliveti. Per ospitarlo furono riconvertiti alcuni caseggiati esistenti e si decise di...

02 aprile 2016
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Il sanatorio sassarese sorse alla fine degli anni Cinquanta in via Carlo Felice, allora circondata da campagne e oliveti. Per ospitarlo furono riconvertiti alcuni caseggiati esistenti e si decise di intestarlo alla memoria di Antonio Conti, direttore sanitario dell’ospedale di Sassari e sindaco tra il 1891 e il 1892. L’idea di istituire un sanatorio venne a Pietro Esperson, giurista e filantropo, che non avendo eredi, decise di lasciare il suo patrimonio all’ospedale civile a patto che lo utilizzasse per creare una struttura per i tubercolotici. Dopo la sua morte, nel 1917, l’ospedale dovette però rinunciare al progetto. Dieci anni dopo fu l’esecutore testamentario di Esperson, il professor Vincenzo Dettori, a coinvolgere l’Inps che nel 1930, in via Livorno, edificò un sanatorio, poi trasferito nel 1956, quando i malati presero ad aumentare, a Serra Secca.

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