La provincia è indenne dalla tubercolosi bovina
Un risultato certificato dagli oltre 47mila test effettuati durante tutto il 2015 Ora lo staff medico veterinario della Asl punta alla Qualificazione Europea
OZIERI. La provincia di Sassari si conferma ufficialmente, a livello nazionale, indenne dal pericolo della tubercolosi bovina, e punta per il prossimo anno alla qualifica europea. Una conferma, emersa dai dati presentati nei giorni scorsi a Ozieri dal dipartimento dei prevenzione dell’Asl in una riunione plenaria dei veterinari nella quale si è fatto il punto della situazione e si sono delineati gli obiettivi per il futuro. I dati sull’attività di lotta alla Tbc sono stati presentati dal direttore del dipartimento Franco Sgarangella e dagli specialisti dello staff dei settori Prevenzione e profilassi Daniela Marongiu, Anagrafe zootecnica Pier Paolo Cuccuru, Luigi Mundula e Francesco Moretti, Polizia veterinaria ed Epidemiosorveglianza Giuseppe Bitti e Alberto Benech e dai referenti dei distretti Sergio Masala e Vincenzo Floris. Si tratta di dati riferiti al 2015 e che registrano un’attività impegnativa che ha visto in azione sul campo tutti i 40 veterinari dipendenti di ruolo e i 13 veterinari della medicina specialistica, tutto il personale tecnico e amministrativo, impegnati con il fine di centrare gli obiettivi previsti dai vari piani nazionali e regionali nei confronti delle principali malattie infettive che interessano il patrimonio zootecnico. Fondamentale è stato anche il supporto degli operatori degli sportelli per l’anagrafe zootecnica distribuiti nelle 25 postazioni presenti nel territorio. L’indennità alla tubercolosi bovina è stata raggiunta grazie agli oltre 47 mila test effettuati con la prova della tubercolina intradermica, che hanno dato esito favorevole, di cui soltanto 5 hanno dato positività non confermata poi alla macellazione e successivo esame dei campioni presso l’Izs di Sassari. «Il mantenimento della qualifica nazionale di Provincia Ufficialmente Indenne – sottolinea Franco Sgarangella – è un risultato importante poiché è il presupposto fondamentale per la commercializzazione degli animali e dei prodotti derivati. Una qualifica – aggiunge – che conferma l’efficacia delle azioni messe in campo in questi anni dal servizio veterinario con la fondamentale collaborazione degli allevatori, delle associazioni professionali agricole e delle amministrazioni locali. Così come è risultata determinante la stretta e fattiva collaborazione con gli specialisti dell’Istituto zooprofilattico di Sassari e con il dipartimento di Veterinaria dell’Università di Sassari, con i quali sono stati presentati diversi elaborati scientifici in occasione di Congressi Nazionali ed Internazionali. Ora – conclude – puntiamo ad ottenere nel 2017 la qualifica europea di Provincia Ufficialmente Indenne».