A Bono si rilegge il Memoriale di Angioy
Nel corso delle celebrazioni per Sa Die de Sa Sardigna verrà presentato un libro sul patriota sardo
BONO. Bono, paese natale del rivoluzionario Giovanni Maria Angioy e bersaglio della feroce rappresaglia sabauda, quest’anno non rinuncia a rievocare una delle fasi più significative della storia sarda, in occasione dei festeggiamenti per Sa Die de sa Sardigna. Per il domani con la collaborazione dell’assessore alla cultura Piero Corrias, è stata organizzata una mattinata di eventi che prenderanno il via alle 10 sul colle di san Raimondo, dove il sacrificio dei patrioti verrà onorato con la deposizione di una corona e l’affissione di una targa commemorativa. Alle 10,30 ci si sposterà in piazza Carlo Carretto, presso il cinema teatro Rex, per i saluti del sindaco Michela Sau a cui faranno seguito l’intervento del professor Porrà “Bono nella sarda rivoluzione” e la presentazione del libro di Omar Onnis “Memoriale di Giovanni Maria Angioy”. Questo lavoro consiste in una doppia traduzione, in sardo e in italiano, delle memorie scritte di proprio pugno da Angioy nel 1799 quando, ormai in esilio, cercò di convincere il governo francese a intervenire nell’isola. Il Memoriale è un testo fondamentale per una corretta contestualizzazione non solo della figura di uno dei protagonisti della nostra storia ma, in generale, delle vicende sarde e della situazione dell'isola di quegli anni. I contenuti del Memoriale sono interessanti e il ritratto della Sardegna che ne viene fuori non mancherà di suscitare riflessioni, dubbi e spunti per approfondimenti di studio sulle ragioni e le conseguenze del fallimento della “sarda rivoluzione”. La mattinata si chiuderà con lo spettacolo teatrale “La ribellione del popolo bonese” a cura dell’Associazione Culturale di Bono e del Goceano, sempre attiva sul piano della salvaguardia culturale, storica e linguistica della Sardegna.
Maria Laura Mameli