La Nuova Sardegna

Sassari

Il picchetto d’onore degli amici scout per il saluto a Luca

di Gavino Masia
Il picchetto d’onore degli amici scout per il saluto a Luca

Basilica stracolma per l’addio al bambino morto di leucemia Lacrime, applausi e palloncini bianchi davanti alla bara

07 giugno 2016
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PORTO TORRES. Solo il lungo applauso all’uscita della piccola bara bianca dalla Basilica di San Gavino – ha rotto ieri mattina il silenzio che ha accompagnato una tragedia irreale che ha sconvolto familiari e l’intera comunità locale. Luca, 8 anni, ha combattuto quella battaglia contro una malattia subdola che si era presentata improvvisamente e che neanche dopo il “viaggio della speranza” con l’aereo dell’aeronautica militare nel capoluogo ligure si è voluta fermare. Troppo dolore per i genitori che guardavano quella piccola bara bianca sul sagrato della chiesa, ma anche per familiari, conoscenti e amici che hanno riempito come non mai l’interno e l’esterno della Basilica. Momenti di tenerezza quando i compagnetti della scuola si sono avvicinati ordinatamente alla bara per porgere un fiore bianco al loro amico Luca, così come gli scout Cngei (di cui il piccolo angelo faceva parte da due anni) che hanno scritto delle frasi speciali sul suo fazzoletto da lupetto affinchè rimanesse sempre accanto a lui.

Il parroco don Mario Tanca – dopo il Vangelo secondo Luca – ha fatto fatica a trovare parole consolatorie durante l’omelia: «E’ difficile trovare parole appropriate – ha detto –, così come mi hanno richiesto i bambini in questi giorni, per rispondere alle loro domande: «Perché è successo questo? Dov’è Luca adesso?». Don Tanca ha provato a raccontare l’esperienza diretta che aveva sconvolto Sant’Agostino, per un suo compagno di giochi giovanissimo che era morto. «Le conseguenze spirituali prodotte dalla morte del suo amico – ha aggiunto il parroco di San Gavino – e soprattutto la difficoltà del suo rapporto con il Signore: «Dio mio Dio mio perché mi hai abbandonato?», fu il suo grido di dolore. La speranza il sarcedote la offre comunque con la lettura del libro dell’Apocalisse, in cui si parla di beati che stanno vicino al trono di Dio, e «dove Luca sarà uno di questi, grande ometto che ha saputo affrontare con forza d’animo e serenità la difficile prova della sofferenza». Alla fine della messa la piccola bara bianca è stata accolta da interminabili applausi, con gli scout a fare il picchetto d’onore e delle ragazze che hanno liberato dei palloncini bianchi. La piccola salma era arrivata di prima mattina con la motonave proveniente da Genova, e verso le 9 è stata accompagnata all’interno della Basilica. Ieri pomeriggio anche il consiglio comunale ha voluto dedicare 1’ di raccoglimento alla memoria di Luca.

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