La Nuova Sardegna

Sassari

In scena la storia eterna dei “fratelli coltelli”

In scena la storia eterna dei “fratelli coltelli”

Dopo la morte del padre, la madre sceglie di privilegiare un figlio e di lasciargli tutto anche se per legge non può farlo

08 giugno 2016
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Insieme a mia madre e mio fratello abbiamo fatto la successione di mio padre, riguardante tre immobili divisi in parti uguali. Fuori dalla successione c’è la casa dove abita mia madre, intestata esclusivamente a lei che però è stata pagata con i soldi di mio padre in regime di comunione dei beni. Ho quasi la certezza che mia madre lascerà tutto a mio fratello, conti correnti bancari inclusi. Partendo dal presupposto che nei conti non troverò nulla, qual è la quota di immobili che mi spetta alla scomparsa di mia madre?

Il suo quesito ripropone il tema del rispetto della quota di eredità che la legge riserva ai “legittimari” (il coniuge, i figli e gli ascendenti). Si tratta di una quota variabile a seconda del numero e del tipo dei legittimari. La quota deve essere valutata in relazione al patrimonio che comprende sia ciò che è stato donato in vita sia ciò che cade in successione. Nel caso della successione di sua madre a lei e a suo fratello spetterà per ciascuno, in base alla legge attuale, una quota di legittima pari ad un terzo del patrimonio. Dell’altro terzo sua madre può disporre liberamente. Pertanto a lei sua madre dovrebbe riservare almeno un terzo del suo patrimonio: cioè 2/9 del valore di ciò che era di suo padre e 1/3 del valore dell’appartamento che appartiene esclusivamente a sua madre. A suo fratello sua madre potrà lasciare i restanti diritti: 4/9 del valore dell'asse paterno e 2/3 del valore dell'appartamento. È evidente che qualora sua madre disponesse dei suoi beni solo a favore di suo fratello, lei subirebbe una lesione dei suoi diritti di legittima. La legge prevede come rimedio la “azione di riduzione” che può essere esperita soltanto dopo l’apertura della successione. Si dovrebbe cioè attivare un contenzioso giudiziario nel quale lei dovrebbe dimostrare quanto suo fratello potesse avere ricevuto in più oltre al valore di cui sua madre può disporre liberamente. Lei dovrebbe documentare ciò che sua madre potesse avere donato in eccesso a suo fratello, considerando anche la parte del denaro che appartiene a sua madre. Nel calcolo si potrebbe anche considerare la quota del credito che a suo padre sarebbe spettato in relazione all’acquisto dell’appartamento intestato a sua madre, ma sarebbe una prova difficile da sostenere anche perché quel credito potrebbe essersi prescritto. L’onere della prova graverà su di lei. Stando così le cose, sarebbe opportuno che lei ragionasse serenamente con sua madre per farle capire le sue ragioni, ma anche per comprendere, ed eventualmente rimuovere, i motivi della possibile discriminazione che si produrrebbe nei suoi confronti.

Ufficio stampa Consiglio notarile dei distretti riuniti di Sassari, Nuoro e Tempio

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