Nuove piste sui segreti del Maestro
CASTELSARDO. Nella sala XI del castello dei Doria, la città ha reso omaggio al suo Maestro con una conferenza sulla “Storia e nuove piste di indagine del pittore del XV secolo” la cui identità è...
CASTELSARDO. Nella sala XI del castello dei Doria, la città ha reso omaggio al suo Maestro con una conferenza sulla “Storia e nuove piste di indagine del pittore del XV secolo” la cui identità è tutt’ora avvolta nel mistero. L’evento organizzato dalla locale associazione culturale “Nuovi Orizzonti” ha suscitato diversi interessanti interrogativi a cui hanno tentato di dare risposta gli storici dell’arte Marisa Porcu Gaias, Marco Antonio Scanu e il direttore dell’ufficio dei Beni culturali ecclesiastici della Diocesi di Tempio- Ampurias don Francesco Tamponi, che hanno illustrato le sorprese emerse dal recente studio effettuato sulle quattro tavole del Maestro di Castelsardo, conservate nella Chiesa di S’Antonio Abate. La novità più rilevante è relativa alla natura del legante usato dai primi esecutori per amalgamare il colore. Le analisi effettuate, dall’équipe multidisciplinare che ha curato i lavori, hanno infatti rilevato che per l’esecuzione del retablo di Castelsardo è stata utilizzata la pittura a tempera all’uovo e non la tecnica mista a olio rilevata in altre opere riconducibili alla bottega del maestro. Un risultato importante, che confermerebbe la scansione cronologica dei dipinti che colloca il Retablo di Castelsardo all’inizio del percorso artistico della bottega del Maestro in Sardegna perché, solo nelle esecuzioni successive, il laboratorio del pittore avrebbe impiegato il legante oleoso più adatto alla stesura delle velature. Che quella del maestro di Castelsardo potesse anche essere una “scuola” frequentata da diversi autori lo suggerirebbero le risultanze delle analisi effettuate con l’utilizzo della riflettografia all’infrarosso, tecnica utile per evidenziare il disegno originario ancora visibile sotto la stesura pittorica e che restituisce informazioni preziose sulla tecnica esecutiva usata dall’artista. Importante presenza nella serata è stata quella del sindaco di Tuili Celestino Pitzalis, che ospita nella parrocchiale di San Pietro l'unico retablo, ancora completo, ascrivibile al Maestro di Castelsardo. L’opera ha necessità di urgenti interventi di restauro per cui è stato fatto anche un accorato appello durante la conferenza.
Donatella Sini