La Nuova Sardegna

Sassari

il colpo fallito in via forlanini

Tentata rapina all’ufficio postale, il pm chiede 10 anni

di Nadia Cossu
Tentata rapina all’ufficio postale, il pm chiede 10 anni

SASSARI. Scaltri, svegli, pronti a tutto. Così i carabinieri avevano descritto i tre “mancati” rapinatori dell’ufficio postale di via Forlanini, a Sassari. E per tutti e tre – Enrico Buffa, Sisinnio...

29 giugno 2016
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SASSARI. Scaltri, svegli, pronti a tutto. Così i carabinieri avevano descritto i tre “mancati” rapinatori dell’ufficio postale di via Forlanini, a Sassari. E per tutti e tre – Enrico Buffa, Sisinnio Rubanu e Ananio Mesina, orgolesi di 23 e 24 anni – ieri mattina il pubblico ministero ha chiesto una condanna complessiva a dieci anni di reclusione. In particolare: 4 anni e 1500 euro di multa per Mesina e tre anni e 800 euro di multa per Buffa e Rubanu. Tutti assistiti dagli avvocati Antonio Secci, Sara Luiu e Sergio Milia. La sentenza è prevista per domani mattina.

Il tentativo di rapina risale a giugno dell’anno scorso e solo per una serie di coincidenze fortuite la banda non era riuscita a mettere a segno il colpo alle Poste. La loro trasferta sassarese si era conclusa con l’arresto a Bonorva – dove si erano rifugiati dopo aver forzato un posto di blocco sulla statale 131 – ed erano stati rinchiusi nel carcere di Bancali.

I tre, uno armato, come avevano raccontato i carabinieri non erano riusciti a rapinare l’ufficio semplicemente perché erano arrivati in ritardo. Avevano trovato le porte sbarrate e a quel punto erano scappati a bordo di una Panda bianca. Uno di loro era anche scivolato finendo per schiantarsi contro la vetrata dell’ufficio. Persone determinate che avevano preparato nel dettaglio il colpo. Alle 12.30, col volto coperto, i tre orgolesi avevano tentato l’irruzione mentre nell’ufficio c’erano diversi clienti e gli impiegati che stavano ultimando alcune operazioni. Ma il sabato la chiusura è anticipata e infatti quando i tre arrivarono con pistola in pugno e passamontagna sul volto non riuscirono a entrare. Avevano poi sentito la sirena di un’ambulanza e, scambiandola per quella delle forze dell’ordine, erano scappati a bordo di una Panda risultata rubata a Orosei. Per tornare a Orgosolo avevano percorso la 131 (mossa abbastanza azzardata). Nel frattempo era scattato il piano antirapina e per loro sfortuna avevano “incontrato” il posto di blocco dei carabinieri allo svincolo per Bonorva e Semestene. La Panda non si era fermata al segno dell’alt e aveva quasi investito un militare. I tre devono rispondere di tentata rapina, resistenza a pubblico ufficiale, detenzione di arma da fuoco, furto d’auto e ricettazione.

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