La Nuova Sardegna

Sassari

Banda dei falsari, i tre arrestati escono dal carcere

di Nadia Cossu
Banda dei falsari, i tre arrestati escono dal carcere

Poddighe va ai domiciliari, per gli altri due obbligo di dimora Ieri l’interrogatorio davanti al gip. Si cercano altri complici

05 luglio 2016
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SASSARI. Sono comparsi ieri mattina davanti al gip di Sassari Rita Serra per l’interrogatorio di garanzia e hanno scelto di non rispondere alle domande del giudice. Qualcuno aveva già rilasciato dichiarazioni spontanee in precedenza. Nel pomeriggio è arrivata la decisione del gip: ai domiciliari Marcello Poddighe, 51 anni di Sassari, assistito dall’avvocato Antonella Spanu, mentre per il suo dipendente Mirko Ventriglia (39enne di Sorso) e per Nicola Mannu (36 anni, di Mores) – entrambi difesi dall’avvocato Stefano Mazzola – la Serra ha disposto l’obbligo di dimora nei rispettivi paesi di residenza.

L’inchiesta è quella condotta dal sostituto procuratore della Repubblica Giovanni Porcheddu che alcuni giorni fa ha fatto scattare le manette nei confronti dei tre accusati di vari reati: truffa, sostituzione di persona, falso e possesso di documenti di identificazione contraffatti.

Solo Poddighe quindi rimane agli arresti (anche se domiciliari) perché secondo gli investigatori ci sarebbe lui a capo dell’organizzazione dedita alla falsificazione di documenti con l’obiettivo di ottenere prestiti finanziari. L’uomo avrebbe trasformato la sede della sua azienda di Predda Niedda in una centrale per la riproduzione e la stampa di carte d’identità, buste paga e certificazioni di ogni tipo con lo scopo di truffare banche e finanziarie. Pare che per avere un prestito in banca o un finanziamento per l’acquisto di beni di lusso senza correre il rischio di vedersi bocciare la pratica bastasse rivolgersi proprio a queste persone. Pochi giorni di lavoro ed era tutto pronto.

Finché un direttore di banca ha intuito che qualcosa non andava e ha chiamato le forze dell’ordine. Nella filiale di Banca Intesa di via Carlo Felice sono arrivati i carabinieri del nucleo operativo e sono saltate fuori decine di documenti falsi. A quel punto per Poddighe e Ventriglia il gioco era finito: i due sono stati bloccati mentre cercavano di far ottenere un finanziamento a Mannu presentando alla banca una serie di documenti contraffatti. L’indagine non è chiusa e gli inquirenti sono convinti che dell’organizzazione facesse parte anche qualche altro complice.

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