La Nuova Sardegna

Sassari

i fatti nella mensa ospedaliera

Furto di ali di pollo, il pm chiede sei mesi per un aiuto cuoco

di Nadia Cossu
Furto di ali di pollo, il pm chiede sei mesi per un aiuto cuoco

SASSARI. Ha detto bene l’avvocato Elias Vacca a inizio della sua arringa difensiva: se un tempo «esistevano i ladri di galline», oggi la crisi ha “declassato” anche loro trasformandoli in «ladri di...

08 luglio 2016
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SASSARI. Ha detto bene l’avvocato Elias Vacca a inizio della sua arringa difensiva: se un tempo «esistevano i ladri di galline», oggi la crisi ha “declassato” anche loro trasformandoli in «ladri di ali di pollo». Sottile ironia per descrivere un fatto che di comico ha ben poco.

In tribunale sta infatti per concludersi un processo per la presunta “appropriazione indebita” – da parte di un aiuto cuoco – di ali di pollo, fette di prosciutto, sformato di patate e biscotti. L’imputato è l’ex dipendente di una ditta che si occupava di gestire (nel 2013) la mensa ospedaliera al Santissima Annunziata. E per questo fatto era stato persino arrestato dai carabinieri del Nas.

L’indagine era partita perché la direzione aziendale aveva segnalato ammanchi dalle dispense della cucina. I carabinieri avevano avviato una serie di verifiche e una sera avevano bloccato il cuoco mentre si allontanava dall’ospedale a bordo della sua auto. Avevano scoperto che trasportava prodotti provenienti dalla cucina del Santissima Annunziata: due buste con ali di pollo crude, tre vaschette di plastica chiuse a caldo con sformato di patate, una vaschetta con 668 grammi di prosciutto cotto a fette e 87 confezioni di frollini. A casa durante la perquisizione i militari avevano trovato guanti e sacchi per la raccolta dei rifiuti: secondo l’accusa erano stati sottratti dall’ospedale. Lui aveva invece spiegato che erano dotazioni consegnate dai magazzinieri per il servizio e che alcune non utilizzate non le aveva semplicemente ancora restituite.

Il pm ieri ha chiesto una condanna a sei mesi. L’avvocato difensore Elias Vacca ha sottolineato come si tratti di accuse prive di fondamento. «Nel regolamento ospedaliero è stabilito che le ali di pollo non possono essere somministrate ai malati, è vietato. Quelli erano scarti che l’imputato stava portandosi a casa anziché gettarli nella spazzatura. Idem per il prosciutto contenuto in una vaschetta già aperta. È obbligatorio somministrarlo entro 48 ore (che erano passate), altrimenti si deve buttare. Mentre per i frollini si sta parlando di confezioni da tre biscotti ciascuna, che stavano in un unico pacco. Il solo che si era salvato da un allagamento nel magazzino sotterraneo dove veniva custodita la merce».

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