La Nuova Sardegna

Sassari

Romangia Servizi assume ma è polemica tra gli esclusi

di Salvatore Santoni
Romangia Servizi assume ma è polemica tra gli esclusi

La società partecipata del Comune dal primo agosto richiama sei ex dipendenti Riunione infuocata tra i lavoratori rimasti senza contratto e il presidente Cuccureddu

30 luglio 2016
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SORSO. Erano in attesa di avere notizie sulla ripartenza della società, soprattutto dopo l'ennesima iniezione di finanziamenti regionali, e invece hanno scoperto che a lavorare rientreranno soltanto i più fortunati tra loro. È l'ennesima situazione rocambolesca che sono costretti a vivere gli ormai ex dipendenti della Romangia Servizi, la multiservizi partecipata del Comune di Sorso.

La società ha effettuato una contestata selezione del personale da richiamare a lavoro grazie ai 200mila euro erogati dall’Agenzia regionale del lavoro. Negli ultimi giorni sono circolate tre graduatorie: la prima contiene i nomi di sei fortunati prossimi all'assunzione; la seconda raggruppa circa otto condannati a un limbo trimestrale; la terza è la mazzata definitiva a undici persone che probabilmente in Romangia non metteranno più piede. La decisione ha creato scompiglio, soprattutto tra gli ex-Lsu, che ora si sentono penalizzati dalla società. Per capire il perché è necessario fare un passo indietro. La storia quasi decennale della Romangia è sintetizzabile così: c’è una società nata con lo scopo di stabilizzare i lavoratori socialmente utili che però diventa un carrozzone a causa dell’innesto di nuovi assunti senza concorso. Passano gli anni, cambia la gestione politica e i milioni di euro non bastano mai. Qualche mese fa, dalla Regione è arrivata l'ennesima scialuppa da 200mila euro ma il management ha scelto di richiamare a lavoro molti degli ultimi arrivati, mettendo da parte altrettanti ex-Lsu. Sì, perché nella lista del team six che circola in queste ore, quattro sono nomi pescati tra lavoratori che sono arrivati in Romangia Servizi con percorsi diversi da quelli dettati dalla stabilizzazione dell’era Prodi-Soru. In sostanza, si tratta del bacino di assunzioni - fatte durante l'allora amministrazione dell'ex sindaco Antonio Spano - che il sindaco Giuseppe Morghen ha sempre sostenuto essere la causa del sovraccarico dei conti della società ma dalla quale oggi la società attinge maggiormente. Colpa della graduatoria e dei criteri di selezione scelti dal management, che in queste ore viene contestato da un buon 90% degli ex dipendenti. Nei giorni scorsi, il presidente della società partecipata, Domenico Cuccureddu, ha incontrato gli ex dipendenti in una riunione dove si sono registrati attimi di tensione tra i lavoratori. La road map delle prossime ore è molto semplice: i sei fortunati inizieranno a lavorare ai primi di agosto, mentre per tutti gli altri è tempo di iniziare a pregare.

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