La Nuova Sardegna

Sassari

I 60 anni di sacerdozio di don Manconi

I 60 anni di sacerdozio di don Manconi

Muros ha celebrato la ricorrenza con una festa che ha coinvolto l’intera comunità parrocchiale

08 agosto 2016
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MUROS. In occasione del sessantesimo anniversario dall’ordinazione sacerdotale di monsignor Antonio Giuseppe Manconi, parroco emerito della basilica di San Gavino a Portotorres, la comunità parrocchiale di Muros rispolvera i tratti inconfondibili della sua tradizionale religiosità. Del resto don Manconi è un figlio particolare, a cui i compaesani sono stati sempre molto affezionati, cresciuto sotto il manto protettore dell’indimenticabile Babbai Varsi e accanto a figure che hanno dato lustro al paese e alla chiesa, come monsignor Quirico Usai e padre Nicola Tolu. Don Manconi è arrivato in chiesa visibilmente emozionato, non meno di quanto lo era stato sessant’anni fa per la sua prima messa, accolto da un paese in festa, che ha regalato forti emozioni al proprio concittadino sacerdote manifestandogli tutto il proprio affetto. Dall’altare, in concelebrazione col parroco don Felix, scandisce il rito di una vita tutta dedicata alla fede e alle anime, pronuncia parole di ringraziamento e di speranza, spezza l’ostia con l’emozione della prima volta, accarezza con lo sguardo i fedeli che lo seguono con raccoglimento. Nel mentre scorrono nella sua mente le immagini della sua vita: la fanciullezza, la chiamata, il seminario, la sua prima esperienza di vice parroco di San Gavino a Portotorres dal 1956 al 1968, cappellano nell’ospedale cittadino per 15 anni, quindi parroco nella basilica di San Gavino dal 1979 al 2007, infine parroco del proprio paese di origine in una chiesa ugualmente dedicata ai Martiri Turritani. La messa scorre veloce avvolta dalle melodie del Coro Loria e del Coro Goitre, tutti e due di Muros, che non hanno voluto mancare all’importante appuntamento. Al termine l’ultimo gesto di riconoscimento al lustro dato al paese da una personalità che ovunque è passato ha saputo seminare viene dall’amministrazione comunale con la consegna di una targa ricordo da parte del sindaco. Finito il rito tutti negli spazi di Su Corrale per un festoso rinfresco e, soprattutto gli anziani, per lasciarsi andare alla rievocazione di ricordi ancora vivi nella mente e nel cuore. Don Manconi dedica ora le giornate alla preghiera, alla lettura e alla scrittura. Ma non può fare a meno ogni domenica sera di tornare alla sua Basilica per celebrare.

Pietro Simula

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