La Nuova Sardegna

Sassari

Concussione a Sassari, il funzionario resta in carcere

Concussione a Sassari, il funzionario resta in carcere

Il tribunale della libertà ha respinto l’istanza del dipendente dell’Ufficio Tutela del Paesaggio

11 agosto 2016
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SASSARI. Rimane in carcere Lorenzo Andrea Casanova, 62 anni, il funzionario dell’Ufficio Tutela del Paesaggio della Regione, arrestato il 21 luglio scorso dal personale del Nucleo investigativo del Corpo Forestale della Sardegna con l’accusa di concussione.

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Lo hanno stabilito i giudici del tribunale della libertà a cui si era rivolto il funzionario difeso dall’avvocato Gianluca Giordo. Casanova è accusato di avere preteso una tangente dall’amministratore della società “Argilitti srl”, specializzata in estrazioni minerarie. Secondo le accuse quelle banconote sarebbero state la prima tranche di una mazzetta più corposa sollecitata da Casanova per non ostacolare la pratica per il nulla osta paesaggistico chiesto dalla Argilitti per una concessione mineraria nei territori tra Ittiri e Uri. Ma l’amministratore della società ha solo fatto finta di cedere al ricatto e qualche settimana fa ha denunciato il funzionario regionale agli investigatori del Corpo Forestale, “vicini di casa” dell'Ufficio Tutela del Paesaggio nel palazzo regionale di viale Dante.

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La consegna del denaro (subito sequestrato dalla polizia giudiziaria) è stata la chiave di volta di una inchiesta coordinata dal procuratore Gianni Caria e dalla sua sostituta Cristina Carunchio. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, eseguito dal gip Michele Contini, Lorenzo Andrea Casanova aveva preferito avvalersi della facoltà di non rispondere alle domande. Quando tre settimane fa gli uomini agli ordini del commissario Ugo Calledda sono entrati nel suo ufficio, infatti, Lorenzo Andrea Casanova aveva ancora tra le mani la busta contenente i 2500 euro ricevuti dal titolare della Argilitti. E le banconote erano state preventivamente fotografate.

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