La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, l’ultima galoppata di Irene verso il cielo

di Luca Fiori
Sassari, l’ultima galoppata di Irene verso il cielo

Centinaia di persone per dire addio alla amazzone morta a Barcellona. Le toccanti parole del padre: «Sei nella luce»

27 agosto 2016
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. È tutta una questione di punti di luce. Solo così si può spiegare una tragedia come quella di Irene. Solo così si può consolare una folla affranta, che una mattina di fine agosto si precipita in chiesa con un groppo in gola e gli occhi lucidi per una giovane vita spezzata e torna a casa all’ora di pranzo con un senso di consolazione e di speranza sulle note rincuoranti dell’Hallelujah di Leonardo Cohen e dell’Ave Maria in sardo, intonate dal coro di cui la stessa Irene faceva parte.

È stato il papà Leonardo ieri mattina ad accarezzare, con le sue parole pronunciate dall’altare di Mater Eclesiae, i cuori delle centinaia di persone accorse per dare l’ultimo saluto a Irene Avitabile, la 22enne sassarese, considerata un talento dell’endurance sardo, morta mercoledì della scorsa settima a Barcellona dopo una caduta da cavallo.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.14021332:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.14021332:1653428531/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Sono stati lui e sua moglie Francesca - e non il contrario - ad asciugare prima e dopo il rito funebre, celebrato da monsignor Pietro Meloni, le lacrime di decine e decine di ragazzine e ragazzini sconvolti per questa morte assurda e di genitori e nonni dagli sguardi smarriti. Alla fine della funzione religiosa Leonardo e Francesca si sono presi per mano, sono saliti sull’altare e - davanti alla bara di Irene e agli sguardi amorevoli delle altre due figlie Chiara e Letizia e di Simone, il giovane fidanzato della cavallerizza - hanno dato a tutti una lezione di vita, donando ai presenti un senso di serenità e promettendo a Iri che «non ti rattristeremo con un dolore buio e senza speranza. Tu sei un dono, un dono di Dio - ha detto papà Leonardo - e i doni di Dio non possono finire con il tempo terreno, ma sono eterni». Per l’ultimo saluto a questa brillante ragazza sassarese, piena di vita e di sogni da realizzare, che lavorava in una scuderia degli Emirati Arabi al servizio dello sceicco, e lì sarebbe dovuta tornare per cominciare una nuova stagione, ieri mattina si è radunata a Mater Ecclesiae una folla commossa, accorsa per dare sostegno a due genitori distrutti dal dolore.

Ma sono stati proprio loro, coi loro sguardi sereni e le loro parole, a restituire il sorriso a chi era entrato in chiesa con gli occhi lucidi.

«Tu Iri la morte non l’hai nemmeno guardata in faccia – ha detto il papà di Irene dall’altare – con un salto veloce come il vento sei passata dalla luce della gioia di quello che stavi facendo con passione alla luce eterna della gioia infinita, nel tenero abbraccio di Dio. In quest’ultima galoppata hai sparso lungo il percorso un’infinità di punti di luce e di vita - ha aggiunto papà Leonardo - ora noi stiamo vedendo punti di luce nell’immenso fiume di preghiere per te, arrivate da tutto il mondo. Tante persone che ti avevano incontrata o che semplicemente si sono innamorate del tuo splendido sorriso. Stiamo vedendo punti di luce e di vita nelle persone che ci sono state vicine come angeli custodi a Barcellona, in ospedale e nelle tue sorelle che con fede, speranza e tanto amore ti sono vicine sempre. Vediamo punti luce nell’amore tenerissimo con Simone, che ha donato orizzonti nuovi di bellezza ai vostri cuori».

« E stiamo vedendo punti di luce - ha detto ancora il padre della campionessa - anche nel nostro dolore, che è profondo come una spada che trafigge l’anima, ma è pieno di un amore dove non c’è spazio per la disperazione».

« Noi stiamo vedendo punti di luce e di vita - ha concluso il papà di Irene - nel dono dei tuoi organi che ora stanno continuando a vivere, portando la gioia di una nuova vita a diverse persone. C’è una grande eredità Iri che tu ci doni ed è la possibiltà che questi punti di luce e di vita possano moltiplicarsi, tutte le volte che ogni persona che ti vuole bene farà, pensando a te, un gesto d’amore verso il prossimo. Ciao Iri».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
L’industria delle vacanze

Tassa di soggiorno, per l’isola un tesoretto da 25 milioni di euro

Le nostre iniziative