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Chimica verde e Gnl, sarà un “autunno caldo”

Chimica verde e Gnl, sarà un “autunno caldo”

SASSARI. Non sarà “l’autunno caldo” degli anni ’70, ma è certo che fin dal mese prossimo ripartiranno le vertenze che hanno caratterizzato il primo semestre del 2016 e che coinvolgono, in prima...

28 agosto 2016
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SASSARI. Non sarà “l’autunno caldo” degli anni ’70, ma è certo che fin dal mese prossimo ripartiranno le vertenze che hanno caratterizzato il primo semestre del 2016 e che coinvolgono, in prima battuta, i lavoratori della chimica con il progetto Matrìca e quello del deposito del gas naturale liquido (Gnl). Due progetti (uno reale e uno futuro) attorno ai quali ruotano decine, se non centinaia, di lavoratori dell’indotto. E in questa cornice futura la Uiltec si prepara alla mobilitazione, chiedendo alle istituzioni regionali un percorso celere e certo. «Sono progetti che devono vedere nel presidente Francesco Pigliaru un protagonista convinto e attivo, il quale deve attenzionare alle tempistiche come fattore che il nostro tessuto industriale non può più tollerare né subire», sostiene il segretario generale della Uiltec di Sassari Giovanni Tavera. Che si dice convinto che l’arrivo del metano in Sardegna, «molto probabilmente, nei prossimi mesi diverrà realtà. Un'infrastruttura strategica e fondamentale per la nostra isola – aggiunge Tavera – la quale assenza, in questi vent'anni, ha fatto pagare ai sardi e al tessuto produttivo dure e irrimediabili diseconomie quantificabili in svariati milioni di euro». Proprio per questa ragione, insiste il segretario della Uiltec, alle dichiarazioni di strategicità del progetto da parte della giunta regionale «devono seguire azioni politiche consequenziali, volte a garantire una celere erogazione delle risorse messe in campo dal governo e dalla stessa Regione Sardegna». Tempi celeri, si augura Tavera, con «tempistiche autorizzative certe, semplici» e con la speranza «che tutto ciò non venga ostacolato dalle solite prese di posizione pseudo ambientaliste e oltranziste». Un progetto, aggiunge il segretario della Uiltec, che porterebbe vantaggi sia alle bollette delle famiglie, sia al mondo delle imprese.

Tutto questo senza scordare il progetto della Chimica Verde « con il quale si è potuto dare avvio alla prima reale riconversione industriale realizzata in Sardegna».

Per queste ragioni «continueremo a sollecitare il presidente Pigliaru affinché in autunno convochi le organizzazioni sindacali per un confronto schietto e costruttivo che possa sbloccare e affrontare i punti cardine del progetto di chimica verde di Porto Torres, cercando di dare risposte alle centinaia di operai fuoriusciti dalle realtà industriali ex Eni – evidenzia Tavera –. Su questi due temi non c'è più tempo da perdere; è in ballo il tessuto produttivo isolano e la possibilità di una ripresa non più rimandabile, senza la quale saremo destinati ad una desertificazione industriale e ad un continuo, allarmante e devastante spopolamento delle nostre comunità. Se i nostri appelli non verranno ascoltati – è la conclusione – ci aspetterà un autunno veramente caldo». (p.s.)

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