La Nuova Sardegna

Sassari

L’impegno delle comunità per il futuro del parco Mariani

di Emidio Muroni

Dopo la giornata dedicata all’area naturalistica di Bonorva il Comune cerca nuove alleanze L’assessore ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda: «Presto decisioni importanti in giunta regionale»

11 ottobre 2016
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BONORVA. Come per incanto domenica mattina il paese sembra si sia risvegliato per ricordarsi finalmente che esiste fra i propri beni comuni, per ora indisponibili, il compendio di Mariani, della superficie di circa 706 ettari ubicati nella parte sud orientale, acquistato nel marzo del 2002, con la contrazione di un pesante mutuo a carico della comunità, e oggetto di un’incredibile controversia con alcuni allevatori che lo utilizzano abusivamente e insistono con ingiustificata arroganza nella colonizzazione degli spazi pubblici.

Con l’occupazione pacifica del territorio i bonorvesi, ai quali si sono uniti anche numerosi abitanti del territorio, hanno perciò rivendicato a gran voce e con fermezza il possesso di un bene che potrebbe rappresentare anche una fetta del futuro per tanti giovani. Una giornata diversa, interpretata e vissuta con una manifestazione gioiosa, servita sostanzialmente per far sentire ai propri amministratori la solidarietà e vicinanza di tutta la popolazione che spera di poter godere appieno della vivibilità di un parco di eccezionale valore e bellezza naturale e storica.

Il sindaco, Massimo D’Agostino, e tutto il consiglio comunale, da qualche giorno si era attivato con grand’attenzione e cura, per coinvolgere tutte le associazioni del paese per una collaborazione attiva, garantire, nel modo migliore possibile, una giornata all’insegna della riscoperta della natura e delle numerose emergenze archeologiche presenti nel territorio e manifestare contro la prepotenza di chi tenta di giocare con le lungaggini legislative per allontanare il più possibile la scadenza del rilascio. Finora gli amministratori hanno preferito alternare ai provvedimenti un dialogo, forse mal interpretato. Ora però il sindaco, forte del consenso assoluto della popolazione e delle “autorità politiche”, ha deciso di procedere con l’applicazione delle sentenze esecutive e ieri ha firmato le deleghe e procure per gli atti di notifica per il recupero, anche forzoso, di un patrimonio che è di tutto il territorio, come hanno osservato tutti i sindaci presenti alla manifestazione.

Sarà la giusta premessa per operare concretamente per la valorizzazione del compendio che necessita indubbiamente di grandi sbocchi operativi e di buone idee progettuali che andranno studiate e concordate, come ha affermato l’assessore Paolo Maninchedda, con gli amministratori regionali. Se valorizzato adeguatamente il patrimonio di quest’area di inestimabile valore naturalistico e archeologico potrebbe costituire una vera e propria svolta economica per il centro del Mejlogu. «Per Mariani non ci sono chiacchiere che tengano - ha detto Maninchedda -. Noi siamo con il sindaco e si vedrà già dalle decisioni della giunta regionale della prossima settimana».

Il riferimento è all’impegno di operare da subito in contestualità con la presenza attiva nel parco degli addetti di Forestas che dovranno in particolare curare i lavori di sistemazione e recupero dell’immenso patrimonio boschivo, la pulizia, il recupero e la miglioria delle sugherete che coprono buona parte di questo compendio. Una serie di lavori che dovrebbero precedere altri interventi, da studiare e concordare che, pur rispettando la bellezza naturale dei passaggi, potranno favorire, in assoluta tranquillità e sicurezza, anche le escursioni, le visite guidate, la sosta e, in prospettiva, consentire, con il recupero e la sistemazione di diversi piccoli rifugi, anche la sosta d’intere famiglie o gruppi, per qualche giornata di studio o d’assoluto riposo immersi nel verde.

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