La Nuova Sardegna

Sassari

Università, un’asta per 19 immobili sparsi nel territorio

di Salvatore Santoni
Università, un’asta per 19 immobili sparsi nel territorio

Il valore minimo stimato è di un milione e mezzo di euro A Nulvi va all’incanto una palazzina frutto di un’eredità

07 novembre 2016
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SASSARI. Da Sassari a Tempio passando per Nulvi: l’università mette all’asta diciannove immobili. Nei giorni scorsi l’ateneo sassarese università ha pubblicato un bando per alienare un milione e mezzo di euro di patrimonio. Tra i lotti in vendita compaiono appartamenti centralissimi, palazzine di pregio storico, un’azienda agricola da mezzo milione, e anche un pezzo del lascito testamentario di Nicolosa Ittiresu. Per presentare le offerte c’è tempo fino al 28 novembre. Per aggiudicarsi i sei vani che l’università possiede in viale Dante 69 servono almeno 164mila euro. Si tratta di un appartamento di grandi dimensioni al primo piano di una palazzina di cinque piani costruita nei primi anni ’50 di scarso valore architettonico. Ma è la posizione centrale, e di grande interesse commerciale, a renderlo particolarmente appetibile sul mercato immobiliare. Ci sono anche un cortile posteriore e due ingressi. In via Brigata Sassari 16 ci sono 5 unità immobiliari. E si trovano tutti in un’unica palazzina. Il grosso edificio storico è stato edificato tra ’800 e primi anni del ‘900 e si sviluppa su tre piani. Sulla zona c’è poco da dire: centralissima e quindi molto appetibile. Si va dai 10mila euro per un monolocale fino ai 132mila per un appartamento di 263 metri quadri. Unica regola in questo è che si andrebbe a comprare soltanto la nuda proprietà, dato che gli immobili sono tutti gravati da usufrutto, e in alcuni casi anche dalla locazione di terzi. Il lotto più corposo messo all’asta dall’ateneo di Sassari si trova nel Comune di Tempio. Si tratta dell’azienda agricola sperimentale “La naciola”. Chi volesse può portasela a casa con poco meno di 505mila euro, con i quali può acquistare 10 ettari di terreno a meno di due chilometri dal centro abitato. Fanno parte dell’azienda una serie di fabbricati agricoli, alcuni diroccati, e un centro aziendale di tre piani. L’azienda agricola, già detenuta in affitto sin dal 1980, fu acquisita al patrimonio dell’università nel 1999. Il compendio è inutilizzato da diversi anni ma potrebbe essere di interesse a chi intende avviare un’impresa agricola. Per buona parte, l’ateneo ha messo all’asta immobili ricevuti attraverso lasciti testamentari. È il caso, per fare un esempio, di un’abitazione che si trova a Nulvi, in via Vittorio Emanuele 98. L’immobile entrò nel patrimonio dell’università dopo l’apertura del testamento di Nicolosa Ittiresu. Si tratta di un fabbricato padronale di vecchia costruzione che si articola su due piani fuori terra e un piano sottotetto adibito a soffitta. Ma lo stato di conservazione e manutenzione non è dei migliori: «Si rilevano evidenti tracce di umidità; nei solai del primo piano si notano le travi in ferro dello stesso dovute alla caduta di intonaco per infiltrazioni d’acqua dalla copertura; anche la facciata si presenta in cattivo stato di conservazione». E proprio sullo stato dell’immobile, e sull’opportunità di riqualificarlo, circa cinque anni fa - dopo oltre vent’anni di abbandono - si era parlato di una riqualificazione in linea con l’impegno di sostenere le iniziative sociali e culturali, previsto nell’originario lascito testamentario. Oggi l’abitazione è finita all’asta per poco meno di 70mila euro.

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