Rubati i computer degli studenti dislessici
I malviventi sono entrati a colpo sicuro nella vicepresidenza. L’appello della preside ai ladri: «Restituiteci i pc dei ragazzi»
SASSARI. Quello che fa più male nei corridoi e nelle aule della scuola media numero tre “Pasquale Tola” di via Monte Grappa è il sospetto che i malviventi sapessero con estrema precisione dove andare a mettere le mani. Come se qualcuno dall’interno li avesse indirizzati verso la vicepresidenza dove venivano custoditi - sotto chiave - decine di computer portatili e altro materiale informatico. Il furto, il terzo in appena tre mesi, è stato messo a segno nella notte tra sabato e domenica, ma solo lunedì mattina alla ripresa delle lezioni ci si è resi conto di quello che era accaduto. E al dolore per il sospetto di un basista all’interno della scuola, si è aggiunto quello per l’importanza della refurtiva portata via con una semplicità quasi imbarazzante. Tra i 14 computer trafugati dagli scaffali della vicepresidenza c’erano infatti anche quelli destinati agli alunni dislessici e handicappati che li utilizzavano giornalmente per seguire le lezioni. «Siamo sconcertati - spiega la preside Maria Anna Galisai - quei pc erano fondamentali per la formazione dei nostri ragazzi, spero che i ladri si mettano una mano sulla coscienza e ce li restituiscano. Se non tutti - aggiunge - almeno quelli degli studenti dislessici». Oltre ai computer i ladri hanno portato via delle macchine fotografiche e delle telecamere digitali custoditi in un armadio della presidenza, per un danno totale di circa 10mila euro. Il particolare inquietante sui cui stanno lavorando gli agenti della questura intervenuti lunedì mattina dopo la denuncia del furto, è il fatto che per accedere alla presidenza e alla vicepresidenza i malviventi abbiano aperto le porte blindate utilizzando le chiavi che vengono custodite in un punto della scuola che poteva conoscere solo chi ci lavora o ci ha lavorato in un recente passato. Altro particolare curioso è che per accedere all’istituto i malviventi non hanno commesso alcuna effrazione. È probabile che dopo aver scavalcato la recinzione in ferro, i ladri abbiano trovato una finestra aperta o l’abbiamo semplicemente fatta scorrere senza troppa difficoltà. La scuola non è dotata di telecamere di videosorveglianza e in questi giorni è un cantiere aperto per i lavori di ristrutturazione del tetto e dei bagni. «Quando sono iniziati i lavori - spiega la dirigente - avevo chiesto al Comune di provvedere a mettere le inferriate nelle finestre del piano terra proprio per evitare che continuassero le razzie. Ancora non sono state messe, spero lo facciano al più presto».
La scuola era già stata presa di mira altre due volte dall’inizio dell’anno scolastico, ma i ladri si erano accontentati di qualche moneta rubata dai distributori di bevande. Lo scorso week end nel mirino dei malviventi sono finite anche altre scuole. In via De Carolis è stata presa di mira sia la scuola elementare che un asilo privato. Molti dirigenti scolastici si sono rivolti al Comune per chiedere l’installazione delle telecamere.
A disposizione 150mila euro. Per il Comune l’obiettivo è quello di dare priorità alle scuole materne, sulle quali attivare in tempi brevi un sistema di videosorveglianza. E per fare questo «stiamo portando avanti un progetto con videocamere che, al momento, ci consentirà di dare priorità a quattro scuole, tra materne e nidi, perché lì arriva la fibra ottica». A farlo sapere è Amalia Cherchi, assessora alle Politiche per l'innovazione e sistemi informativi. «A bilancio – prosegue – ci sono a disposizione 150mila euro che arrivano dagli introiti delle sanzioni per infrazioni al codice della strada. Con la collaborazione della polizia municipale, abbiamo fatto una mappa del territorio dove si potrà intervenire, anche per contrastare i continui furti nelle scuole».