La Nuova Sardegna

SASSARI. Si è aperto venerdì mattina davanti ai giudici della corte d’assise d’appello di Sassari il processo per Giovanni Antonio Canu, Gianni Manca e Salvatore Brundu, imputati per il duplice omicidio di Buddusò del 29 aprile 2011. L’udienza è iniziata con la lettura della relazione da parte del giudice e subito dopo il pubblico ministero Carlo Scalas (lo stesso che in primo grado aveva chiesto tre condanne all’ergastolo) ha chiesto di sentire nuovi testi, presumibilmente i familiari di Brundu. Il processo è stato aggiornato al 24 febbraio.

A dicembre del 2014 – dopo quasi nove ore di camera di consiglio – la corte d’assise aveva assolto i tre imputati dall’accusa di aver ammazzato con una scarica di pallettoni due compaesani: Antonio Bacciu (28 anni) e suo zio Giovanni Battista (di 69). Altri due fratelli di Antonio – Angelo e Gianmarco di 27 e 31 anni – erano scampati miracolosamente all’agguato, uno perché si era finto morto accanto al cadavere dello zio e l’altro perché era riuscito a fuggire (era rimasto però ferito a un braccio). Assolti con formula ampia «per non aver commesso il fatto». (na.co.)