La Nuova Sardegna

Sassari

Il regalo di Masthr’Ugo: 25mila parole riscoperte nel vocabolario "sassarese-italiano"

di Daniela Scano
Il regalo di Masthr’Ugo: 25mila parole riscoperte nel vocabolario "sassarese-italiano"

In libreria il dizionario redatto dal poeta scomparso nel 2015. I volumi sono stati pubblicati grazie all’impegno di un grande amico dell’autore

27 dicembre 2016
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SASSARI. Il regalo di Natale di Ugo Solinas, il Masthr’Ugo dei poeti dialettali sassaresi, l’insegnante di generazioni di studenti delle scuole medie cittadine, è contenuto in due volumi pubblicati postumi dalla casa editrice cagliaritana “Domus de Janas”. Venticinquemila parole raccolte nella memoria profonda della città. Masthr’Ugo ha lasciato in dono alla sua città un vocabolario, ma il regalo non sarebbe mai arrivato a destinazione senza il contributo degli affetti più cari. Questa, quindi, è anche la storia di una grande amicizia.

È infatti stato Oreste Sanna, l’amico di una vita di Ugo Solinas, a realizzare il sogno che il poeta non ha fatto in tempo a coronare dopo quindici anni di ricerche meticolosamente appuntate in migliaia di foglietti di carta. Un lavoro immane, compiuto con la spinta della grande passione di Masthr’Ugo: Sassari, le sue tradizioni, la sua lingua e i suoi modi di dire. Proprio quando aveva trovato un editore disposto a pubblicarlo, nell’estate del 2015 Masthr’Ugo si è spento improvvisamente all’età di 78 anni. È quindi stato Oreste Sanna a portare a compimento il lavoro che adesso, come desiderava Ugo Solinas, è a disposizione dei sassaresi, in primo luogo delle scuole e delle biblioteche.

È stato pubblicato nei giorni scorsi il “Vocabolario sassarese-italiano fraseologico ed etimologico” ricostruito da Ugo Solinas percorrendo le strade del centro storico e parlando con i suoi abitanti “in ciabi” con la meticolosità del linguista. Masthr’Ugo parlava spesso del suo sogno con Oreste e lui dopo essere andato in pensione aveva cominciato ad aiutarlo. Alla fine Ugo Solinas era riuscito a compilare decine di migliaia di foglietti «che occupavano quasi per intero la stanza del suo appartamento che aveva adibito a studio _ racconta Oreste Sanna nella prefazione _. Non solo, scriveva pure la dizione così come la sentiva dall’interlocutore accorgendosi il più delle volte che questa non corrispondeva a quello che trovava scritto in altre pubblicazioni. Iniziò quindi una certosina ricerca dei riscontri sia negli scritti già pubblicati sia nelle dizioni da diverse persone avute, arrivando infine a decidere come procedere nel suo scritto».

La collaborazione nella stesura del Vocabolario aveva cementato un’amicizia già solida che è culminata con la promessa solenne fatta davanti agli schedari pieni di parole e modi di dire: «Oreste, si mi suzzedi càlche cosa, pensa tu a pubbricà ru trabagliu fattu». Non è stato semplice, nonostante la mole di lavoro a disposizione. Ugo Solinas se ne era reso conto subito dopo avere illustrato il suo progetto all’editore cagliaritano. «Quando Ugo ha ci ha contattato per la pubblicazione è sorto il problema di ordinare le 27.500 schede provvisoriamente sistemate alla rinfusa all’interno di scatoloni - si legge nella introduzione del vocabolario _ . Solo allora Ugo, già si suo poco avvezzo all’uso del computer, si è dovuto adattare al “moderno” mezzo e ha quindi provveduto a utilizzare un database che è stato riversato su un pc. Il lavoro è stato a dir poco immane ma purtroppo, quando arrivati alla fine e affidata l’opera alla edizione, Ugo improvvisamente è venuto a mancare e l’amico Oreste ha deciso di portare a termine il lavoro».

Dopo avere salutato per l’ultima volta Masthr’Ugo, Oreste Sanna ha deciso di tenere fede alla promessa fatta. Luca Pinna, il nipote di Masthr’Ugo, ha creduto fortemente nel progetto e ha sostenuto l’amico dello zio nella ultima fase della realizzazione del dizionario. Il vocabolario non contiene solo un oceano di parole, ma tanti modi di dire, personaggi, curiosità, scampoli di storia cittadina.

Un regalo alla città, appunto, che Oreste Sanna nella sua nota di presentazione offre per quello che è: una promessa a un amico che aveva un sogno. «Ciao Ughè _ scrive _ non sarai mai dimenticato. La tua opera, come tu volevi, sarà per sempre a disposizione della città di Sassari».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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