«Pottu Codinu, almeno abbiamo provato»
Villanova, il sindaco Meloni replica a Monti: il finanziamento è saltato per scelte non nostre
VILLANOVA MONTELEONE. In riferimento al finanziamento della Regione per il recupero della cava dismessa di Pottu Codinu, il sindaco Quirico Meloni replica alle accuse della minoranza. «Nel 2013 – afferma – il finanziamento ottenuto da Villanova è stato il risultato di una proposta progettuale che è stata ritenuta valida dalla Regione. Per attivare il progetto di recupero della cava, era comunque necessario il possesso dell’area. Tanto è vero che da subito era stata chiesta all’anziano proprietario, recentemente deceduto, la possibilità di trasferirne il possesso al Comune, a fronte di un giusto riconoscimento economico. Lui inizialmente si era detto disponibile, e in base a questa disponibilità, era stata perfezionato e ottenuto il finanziamento. Il proprietario ha poi cambiato idea e non ha più concesso il terreno. I ripetuti tentativi di farlo tornare sui suoi passi sono stati vani. Conseguentemente, nostro malgrado, abbiamo comunicato alla Regione l’impossibilità di procedere all’appalto dei lavori. Tutto qui».
«Peraltro – continua il sindaco – se avessimo fatto finta di nulla, magari appaltando i lavori con l’utilizzo del finanziamento regionale concesso, avremmo indebitamente utilizzato un contributo pubblico. Probabilmente qualche altro avrebbe seguita la condotta opposta. Ma noi abbiamo ritenuto di comportarci diversamente. Peraltro, in futuro, se gli attuali proprietari della cava dovessero dare l’assenso, si potrà nuovamente presentare un nuova istanza di contributo poiché tutti gli elaborati progettuali sono nella nostra disponibilità».
«Monti quando amministrava come sindaco il paese di Villanova – continua Meloni – mai ha presentato domanda per ottenere lo stesso finanziamento regionale, disponibile già dal 2006 e fino al 2009. E non ha mai provato a coinvolgere questo o quel proprietario di cave dismesse. Per ben quattro volte si è presentata l’opportunità di ottenere un importante finanziamento, e per ben quattro volte ha sempre “girato la faccia altrove”, perdendo di fatto, e a prescindere, il relativo contributo».