La Nuova Sardegna

Sassari

Cittadini infuriati: «No ai loculi costruiti sulle nostre spalle»

di Giulio Favini

A Valledoria fa discutere il bando del Comune che mette in prevendita l’ampliamento del cimitero Gli ex amministratori critici: ci sono forme più dignitose di finanziamento delle opere pubbliche

17 gennaio 2017
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VALLEDORIA. Fa discutere e più di un cittadino appare perplesso dalla scelta operata dall’amministrazione comunale di procedere all’inizio dei lavori pubblici di ampliamento e abbellimento all’interno del cimitero comunale previa acquisizione della somma di 70mila euro (su una somma complessiva progettuale di 133mila euro) dalle tasche dei cittadini. Insomma, nel bando pubblico affisso all’albo pretorio online del Comune di Valledoria si legge che per eseguire i lavori di ampliamento del cimitero si sta «procedendo mediante autofinanziamento, utilizzando la forma di prevendita delle concessioni di quelle aree dove un domani saranno realizzate (sempre a spese di chi ha comprato l’area), tombe private o edicole funerarie per la realizzazione di loculi o ossari. Oltretutto, nello stesso bando è stabilito che chi vuole acquisire lotti di terreno per costruirsi la tomba, l’edicola funeraria o il loculo deve essere in possesso di alcuni requisiti ai quali vengono attribuiti dei punteggi. Alcuni di questi tengono conto della fascia di età dell’eventuale acquirente per partecipare al bando in scadenza il 10 febbraio. Pertanto i giovani tra i 18 e i 25 anni otterranno un solo punto, chi ha un’età compresa tra i 41 e i 65 anni ottiene tre punti, chi è poi più avanti di età, ovvero gli over 66, otterrà ben 4 punti. Ma i requisiti non sono solo quelli anagrafici perché per avere un maggiore punteggio ed essere sicuro di passare davanti a chi intende partecipare al bando, si dovrà tenere in considerazione il numero di familiari defunti in cimitero, oppure ancora da quanti anni si risiede a Valledoria, e ulteriori parametri che danno diritto ad altri punti. Infine, a parità di parametri si tiene conto della data e dell’ora di presentazione della domanda. Gli ammessi, dopo avere sborsato i soldi, avranno la certezza di avere un posto sicuro in cimitero. «Una scelta non appropriata da parte dell’amministrazione comunale - dichiara l’ex assessore comunale ai Lavori pubblici Paolo Spezziga -. Le forme di finanziamento per costruire le opere pubbliche non devono gravare sulle tasche dei cittadini, ma devono essere ricercate con altre sistemi. Inoltre quei lotti di terreno messi in vendita tramite bando pubblico facevano parte di un esproprio che era stato portato a termine dall’amministrazione comunale di cui facevo parte quando sindaco era Andrea Pala e per il quale si ottenne un finanziamento regionale. Pertanto ora le stesse aree l’amministrazione comunale le sta facendo pagare ai cittadini - chiosa l’ex assessore Spezziga - e questa forma di finanziamento, tra l’altro, la si sta utilizzando per costruire una piazza coperta dentro il cimitero, spazi verdi e percorsi vari. No, in questo caso non sono d’accordo con l’amministrazione comunale».

«Ci sono nostri concittadini che con i pochi risparmi non ce la fanno neanche a sbarcare il lunario - dichiara l’ex sindaco di Valledoria Andrea Pala - e ora l’amministrazione comunale fa gravare sulle loro tasche una parte del finanziamento delle opere pubbliche all’interno del cimitero. Proprio questa strategia non riesco a capirla. I nostri amministratori sono rimasti a corto di idee». Ancora perplessità da parte dell’ex assessore della Provincia Giannetto Satta: «Non condivido la scelta dell’amministrazione di far gravare sui cittadini la costruzioni di infrastrutture nel cimitero comunale. Esistono finanziamenti pubblici e regionali per la costruzione di queste opere. È pure vero che si tratta di opere importanti per la comunità - conclude Satta - ma non di certo si devono cercare i soldi prelevandoli dalle tasche dei cittadini».

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