La Nuova Sardegna

Sassari

Procedura fallimentare, non sempre nell’Ati si può evitare il danno

Gentili notai, cosa succede se una società che fa parte di una Ati appositamente costituita per partecipare a un appalto pubblico è soggetta a una procedura fallimentare prima dell’apertura delle...

01 febbraio 2017
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Gentili notai, cosa succede se una società che fa parte di una Ati appositamente costituita per partecipare a un appalto pubblico è soggetta a una procedura fallimentare prima dell’apertura delle buste? Mi rivolgo a voi per sapere se si può ritornare dal notaio per ricostituirla escludendo la società a rischio di fallimento?

Gentile lettore, l’aggiudicazione di un appalto pubblico è un atto formale che impegna entrambe le parti ad addivenire alla stipula del contratto di appalto.

I requisiti richiesti al momento della presentazione dell’offerta devono essere posseduti sino alla stipula del contratto di appalto (in tal senso anche il Consiglio di Stato sezione terza, 13 gennaio 2016 n. 76).

Il fallimento, a date condizioni, può costituire causa di decadenza dai diritti acquisiti in sede di aggiudicazione.

Si tratta di verificare la disciplina applicabile al caso di specie sia alla luce della legge fallimentare (articolo 81 e ss. Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 267 e successive modifiche e integrazioni) sia verificando la normativa introdotta dal nuovo codice degli appalti pubblici con il decreto legislativo del 18 aprile 2016 n. 50. Inoltre il singolo bando potrebbe prevedere ulteriori specificazioni al riguardo. (Ufficio studi del Consiglio notarile)

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