La Nuova Sardegna

Sassari

«Il “bonus migranti” diviso con i sassaresi»

«Il “bonus migranti” diviso con i sassaresi»

Proposta del M5S con Fi e Sassari è: i 350mila euro non sono vincolati, vadano ai contributi affitto

02 febbraio 2017
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SASSARI. «Il Governo ha stanziato 500 euro per ogni migrante registrato e ospitato nei vari Comuni sardi e italiani: i fondi però non sono vincolati, utilizziamoli quindi per l'accoglienza ma, anche, per dare sostegno ai nostri concittadini in difficoltà». Questo il fulcro dell'Ordine del giorno presentato nell’ultima seduta del consiglio comunale dalla portavoce del Movimento Cinque Stelle Desirè Manca, promotrice dell'iniziativa condivisa poi dai gruppi consiliari Forza Italia e Sassari è.

«A Sassari, attualmente, sono registrati 700 migranti – sottolinea la consigliera pentastellata –, il Governo come detto ha stanziato ad ogni Comune italiano un “bonus gratitudine” di 500 euro a migrante: il Comune di Sassari dovrebbe quindi aver diritto a ricevere circa 350mila euro. Si tratta di una somma non vincolata che le Amministrazioni comunali possono utilizzare secondo criteri e indirizzi stabiliti dalle stesse con un unico paletto: il rispetto del bilancio armonizzato e, quindi, l necessità di spendere i suddetti fondi entro l'anno in corso».

«A Sassari, nel 2017, sono stati modificati i parametri per l'attribuzione dei punteggi utili all'assegnazione dei contributi comunali per i canoni di locazione agevolati – continua Desirè Manca –. Nello specifico, le risorse stanziate per i contributi affitti ammontano a 900mila euro complessivi. Il numero delle richieste accolte è pari a 295, a fronte però di 600 domande complessive pervenute a palazzo Ducale. La riflessione è d'obbligo, spoglia di qualunque strumentalizzazione di tipo razzista. Metà dell'importo derivante dai “bonus gratitudine” potrebbe essere destinato dal Comune di Sassari del sindaco Nicola Sanna a tutti quei cittadini sassaresi che, in stato di povertà riconosciuta, non sono rientrati anche per poco nella graduatoria contributi affitto comunale».

«Non ci sono vincoli ai fondi governativi – chiude la consigliera pentastellata – è il Comune a poter scegliere: non si tratta di compiere un illecito, si tratta di operare una scelta politica, ponderare le situazioni e agire. Lo stato di disperazione sociale è pieno e comune: aiutiamo i migranti, ma aiutiamo anche i cittadini bisognosi».

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