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In trincea per la guerra del pecorino

In trincea per la guerra del pecorino

OSILO. C’era anche Osilo alla manifestazione di Cagliari a sostegno della lotta per il latte ovino e per le molte problematiche che travagliano il comparto. Un sostegno che il consiglio comunale...

04 febbraio 2017
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OSILO. C’era anche Osilo alla manifestazione di Cagliari a sostegno della lotta per il latte ovino e per le molte problematiche che travagliano il comparto. Un sostegno che il consiglio comunale aveva già espresso all’unanimità. Sul tema è intervenuto il sindaco, Giovanni Ligios, secondo cui «si percepisce la non volontà di risolvere il problema. Non si comprende - ha aggiunto il sindaco - perché non si lavori per garantire un prezzo da pagare alla produzione più stabile e perché il prezzo del latte oscilli continuamente, nonostante la ripresa degli ultimi anni del pecorino romano». L’auspicio di Giovanni Ligios è che «si trovino soluzioni definitive al fine di consentire la crescita dell’economia sarda, anche attraverso il rilancio di un settore fondamentale, non solo in termini economici, ma anche per la tenuta del tessuto sociale dell’intera isola». Il consiglio comunale, dal canto suo, era partito dalla presa d’atto della lentezza della politica regionale nel porre in essere le azioni richiamate e della grave crisi in cui è ripiombato. In sostanza, secondo il documento trasmesso dalla Coldiretti e approvato dal consiglio, «i trasformatori caseari hanno abbassato il prezzo del latte da inizio annata 2015-16, da 1,10 euro a 90 centesimi, nonostante il costo del pecorino romano fosse più alto rispetto all’anno prima, e successivamente lo hanno ulteriormente ridotto (aprile 2016) a 80 centesimi. Questa dinamica innescata dai trasformatori ha portato il panico nel mercato». E nel frattempo, il prezzo del latte ha continuato a scendere, finendo sotto i 60 centesimi al litro. «Così - si legge ancora nella delibera del consiglio comunale - i sindaci devono gestire l’implosione degli ovili con tutte le conseguenze economiche e sociali che ne deriverebbero». Il compito del Comitato vuole essere quello di scuotere la Regione per chiedere interventi concreti per il comparto: «Dalla trasparenza dei dati che consenta una normale contrattazione del latte, all’aggregazione in un unico consorzio di tutte le cooperative che producono pecorino romano consentendogli di esercitare e imprimere nel mercato la propria forza».

Mario Bonu

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