La Nuova Sardegna

Sassari

Cossoine, un milione per il recupero di 5 case popolari

di Mario Bonu
Cossoine, un milione per il recupero di 5 case popolari

Finanziamento concesso dalla Regione per il centro storico Gli alloggi ristrutturati saranno assegnati a canone sociale

05 febbraio 2017
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COSSOINE. Hanno tutta l’aria della traduzione pratica di quanto previsto dal piano particolareggiato del centro storico recentemente approvato dal consiglio comunale, i lavori che stanno per iniziare per il recupero di cinque alloggi di edilizia economica e popolare che la giunta guidata dal sindaco Sabrina Sassu intende assegnare a canone sociale, con una spesa di quasi un milione di euro. Non è così per una questione di tempi - il Pp è stato approvato nel novembre scorso, i lavori hanno la loro origine in una deliberazione del lontano 2008 - eppure l’impressione è di uno scenario dove “tutto si tiene”, in una linea di continuità amministrativa che ha fatto del recupero del nucleo antico del paese una scelta strategica. Anche perché il nuovo piano particolareggiato ricalca molte delle previsioni di quello precedente del 2004, tutt’ora in vigore. È di 962.222,92 euro il finanziamento che il Comune aveva allora ottenuto dalla Regione, e che ora è giunto alla sua fase conclusiva con l’aggiudicazione dell’appalto all’associazione temporanea di imprese fra “N.c.e. cooperativa edile” di Ghilarza e “Pinna Alessandro impianti elettrici srl” di Oristano, con un ribasso di 103mila euro sul prezzo a base di gara, e un importo netto contrattuale, compresa l’Iva, di 610mila euro. Gli alloggi da recuperare sono cinque, due già acquisiti e tre in via di acquisizione al patrimonio edilizio del Comune. La loro ubicazione è in via Vittorio Emanuele numeri 92 e 119, via Mannu n. 10, via Caprera n. 18, via Logudoro n. 9. La superficie complessiva residenziale è di 477 metri quadri, quella non residenziale di 201 mq, per un totale di 678 mq. Gli interventi previsti sugli immobili sono esclusivamente di consolidamento statico e risanamento conservativo, senza alterazione dei luoghi e dell’aspetto esteriore degli edifici. Il recupero di quelle case - recita la relazione al progetto - «comporta non solo un restauro architettonico di immobili con un valore storico, ma il recupero di un patrimonio sociale e identitario che rende partecipe tutta la comunità cossoinese, senza consumo di territorio e nel rispetto dei parametri qualitativi sia dal punto di vista architettonico che abitativo». Una volta realizzati, gli alloggi verranno assegnati a canone sociale. La prima proposta per la realizzazione dell’intervento era stata approvata dal consiglio comunale nel 2008 e nello stesso anno la Regione aveva stilato una prima graduatoria in cui Cossoine risultava al 74° posto, «ammesso ma non finanziato».

Nel 2010 la giunta regionale recuperava e finanziava altri 15 interventi, fra cui quello del Comune di Cossoine. A quel punto è iniziato il lungo iter che, fra progettazioni preliminare ed esecutiva, autorizzazioni della Soprintendenza per i Beni architettonici, dell’Ufficio tutela paesaggistica dell’Unione Comuni Meilogu, accordo di programma con la Regione, accordo di collaborazione con l’Agenzia delle entrate e avvio delle procedure di gara, ha portato all’esito attuale, con l’avvio dei lavori e la prospettiva di avere cinque alloggi funzionali per persone bisognose.

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