La Nuova Sardegna

Sassari

Progetto sull’ex Serd, bufera in Comune

di Nadia Cossu
Progetto sull’ex Serd, bufera in Comune

Vince il concorso di idee il nipote dell’ex assessore al Bilancio. Gli esclusi minacciano esposto in Procura: c’è incompatibilità

12 febbraio 2017
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SASSARI. Rischia di perdersi nei meandri delle parentele “scomode” il progetto milionario di riqualificazione del Centro servizi di Latte Dolce. A vincere il concorso di idee bandito dal Ministero è stato il nipote di un ex assessore comunale. «C’è incompatibilità», è stata la denuncia immediata dei secondi classificati che si sono rivolti a un avvocato e ora annunciano: «Siamo pronti a presentare un esposto alla Procura della Repubblica».

Il caso. L’obiettivo del Comune di Sassari è lodevole: ristrutturare il Centro servizi di Latte Dolce e in particolare l’edificio di via Bottego che un tempo ospitava il Serd dell’Asl e che ora è in gran parte abbandonato. A offrire una ghiotta opportunità per raggiungere questo traguardo ci pensa il ministero dei Beni culturali e del Turismo che bandisce un concorso di idee per la riqualificazione di dieci aree urbane periferiche. Il Comune di Sassari partecipa e decide di puntare proprio sull’immobile di Latte Dolce dove vorrebbe realizzare una struttura destinata alla creazione di nuove opportunità di lavoro per le donne, una sorta di comunità di genere. Vince il concorso il raggruppamento temporaneo che ha come progettista capogruppo l’ingegnere Paolo Marras e, tra gli altri progettisti, il collega Carlo Antonio Marras. I due sono rispettivamente nipote e fratello dell’allora assessore al Patrimonio del Comune di Sassari, Alessio Marras (dimissionario da qualche giorno).

L’incompatibilità. La reazione dei secondi classificati non si fa attendere. Il bando ministeriale dice chiaramente che «non possono partecipare al concorso in quanto incompatibili coloro che hanno partecipato alla stesura del presente bando e dei documenti allegati, i loro coniugi e i loro parenti fino al terzo grado compreso e chiunque abbia in corso con loro un rapporto di lavoro o altro rapporto notorio...». E con la dicitura “documenti allegati”si intende l’amministrazione comunale che ha proposto l’area oggetto del concorso, ossia il Comune di Sassari. Ed ecco che gli esclusi sollevano il problema dell’incompatibilità al Ministero e al consiglio nazionale degli architetti che a loro volta chiedono subito chiarimenti al Comune di Sassari. La risposta del sindaco. Nicola Sanna conferma sì l’esistenza di quei rapporti di parentela ma allo stesso tempo sostiene che non ci siano profili di incompatibilità. Gli esclusi fanno richiesta di accesso agli atti, scoprono il contenuto della lettera del sindaco, non condividono le sue argomentazioni e decidono di rivolgersi allo studio dell’avvocato Sergio Porcu.

La diffida. Il legale inoltra una diffida al Ministero e al consiglio nazionale degli architetti chiedendo che venga sospesa la pubblicazione della graduatoria e che sia disposta l’esclusione dei partecipanti vincitori. La ragione? «Questi professionisti versano e versavano, al momento del bando e della presentazione delle domande di partecipazione, in situazione di assoluta incompatibilità, e quindi di carenza dei presupposti soggettivi di ammissione alla selezione». E denunciano, a dire il vero, più profili di incompatibilità. «Perché il progettista vincitore Paolo Marras, oltre che nipote dell’ex assessore, è sposato con una dipendente del Comune di Sassari che faceva parte del settore “Progettazione e direzione lavori pubblici e manutenzione del patrimonio comunale” che si era occupato della stesura dello studio di fattibilità sull’intervento di manutenzione dell’immobile di via Bottego». Lo studio di fattibilità è un documento importante perché, come è spiegato nella diffida, «costituisce la documentazione di base per la partecipazione del Comune al concorso di idee». A questo proposito Nicola Sanna nella sua lettera aveva spiegato al Ministero che la moglie di Marras «risulta da tempo assegnata al settore mobilità e infrastrutture (manutenzione strade ndc) autonomo e indipendente da quello che ha redatto lo studio di fattibilità». Ma l’avvocato Sergio Porcu replica: «Solo in seguito, con delibera di giunta n.85 del 31/03/2016 e più di recente con determinazione n.141 del 20/01/2017 è stata modificata la macrostruttura comunale con l’istituzione del settore Infrastrutture della mobilità in cui oggi lavora la moglie di Paolo Marras».

L’appello. I secondi classificati si dicono pronti a presentare un esposto alla magistratura se la graduatoria non verrà sospesa. «Vogliamo solo che il nostro consiglio nazionale degli architetti tuteli la regolarità e la trasparenza del concorso».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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