La Nuova Sardegna

Sassari

l’intervento

Era: «Stabilimenti a Porto Ferro, nel Pul solo indicazioni»

SASSARI. «Il Piano di utilizzo dei litorali è essenziale e potrà essere perfezionato con le osservazioni degli enti interessati, perché occorrono delle norme di dettaglio che tutelino innanzitutto il...

28 febbraio 2017
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SASSARI. «Il Piano di utilizzo dei litorali è essenziale e potrà essere perfezionato con le osservazioni degli enti interessati, perché occorrono delle norme di dettaglio che tutelino innanzitutto il territorio costiero e la corretta fruizione nel rispetto del delicato ecosistema e la sua valorizzazione prima ancora di costituire opportunità di sviluppo per gestori di concessioni». Così il consigliere comunale del Centro Democratico Franco Era, che entra nella polemica relativa alle concessioni previste per Porto Ferro, con la levata di scudi dei frequentatori della spiaggia, che stanno raccogliendo centiania di firme per bloccare la colata di “ombrelloni”.

«L’intento principale del Pul – spiega Era – non è dare concessioni ma come prevede la norma: armonizzare le azioni sul territorio per uno sviluppo sostenibile ed incentivare e implementare la riqualificazione ambientale delle aree interessate anche mediante progetti di rinaturalizzazione degli stabilimenti balneari. Inoltre garantire la continuità tra arenile, cordone dunoso e corridoio ecologico boscoso, migliorando l’accessibilità alle aree demaniali marittime tutelando le dune con passerelle in legno soprastanti ed altre strutture di protezione. Nel merito di questo strumento elaborato dal comune di Sassari sono state previste il massimo delle concessioni possibili, rispetto ai parametri dimensionali delle spiagge. Personalmente a Porto Ferro ne avrei visto bene anche 1 o al massimo 2, anche perché l’impatto costituito delle strutture condiziona il carattere di una spiaggia che sebbene non di piccoli dimensioni non ha certamente il respiro di Platamona. In ogni caso tutte le strutture realizzate dall’uomo negli arenili devono essere consentite solo stagionalmente e tenendo conto che le stesse devono integrare le attività praticate».

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