La Nuova Sardegna

Sassari

Ex 131, niente lavori fino ad aprile

di Giovanni Bua

Un ricorso al Tar ha bloccato i lavori da 4 milioni banditi a ottobre, intanto la strada è impraticabile

08 marzo 2017
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SASSARI. Quando lo scorso ottobre gli automobilisti hanno visto i mezzi della Angius costruzioni intenti a riasfaltare il tratto della ex 131 di fronte all’Agenzia delle Entrate in molti hanno gridato al miracolo.

Il degrado del tratto di 20 chilometri della vecchia statale che da Sassari arriva a Porto Torres è ormai da tempo arrivato oltre ogni livello di guardia. E le migliaia di pendolari che in entrambi i sensi ogni giorno lo percorrono collezionano da anni gomme e ammortizzatori distrutti, incidenti rischiati e improperi lanciati. E quel primo intervento di tre chilometri, atteso da tempo immemorabile e finanziato dalla Provincia con un milione recuperato dall’attivissimo commissario Guido Sechi rimodulando mutui non utilizzati, sembrava a tutti un buon inizio. Anche perché lo stesso Sechi aveva annunciato, con grande soddisfazione, che da lì a poco la riqualificazione dello strategico e sgangherato cordone ombelicale che unisce Sassari a Porto Torres, passando per le sue principali borgate, sarebbe stata iniziata, e completata in tempi record. Il tutto grazie 4 milioni di euro concessi dall’assessorato ai Lavori Pubblici della Regione tramite il fondo infrastrutture, con il compito di fresare la lingua d’asfalto, posare un uovo tappeto dranante, risagomare i tratti deformati, rifare la segnaletica orizzontale e verticale, e riasfaltare la vecchia Statale, declassata e ormai ridotta a una pericolossissima groviera.

Un intervento sacrosanto quanto atteso, per il quale la Provincia ha completato la procedura di gara lo scorso 13 ottobre, con i lavori che sono stati aggiudicati alla Rti, con capogruppo la Rinac Srl.

Peccato che in Italia la chiusura di una gara sia solo il primo atto di una tragedia sempre molto più lunga.

E così, senza entrare nel merito di dove siano ragioni e torti, immancabile è arrivato il ricorso al Tar, messo nero su bianco dai secondi classificati, il raggruppamento temporaneo di imprese formato da Icort e Tilocca srl. Con il giudice che lo scorso 15 febbraio ha fatto la prima udienza cautelare e annunciato che entrerà nel merito del ricorso la prima settimana di aprile.

Sino ad allora non si muoverà un sasso. E gli automobilisti che ogni giorno percorrono la ormai fatiscente ex Statale non potranno far altro che spaccare le loro auto, stando attenti a non far male a nessuno e a non farsi male a loro volta. Una situazione assurda.

Sperando che dopo la seduta di aprile i lavori finalmente inizino, e si possa rimettere a nuovo una strada che tanto significato ha nella vita e negli affari quotidiani di decine di migliaia di persone.

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