La Nuova Sardegna

Sassari

Settimana Santa, si rinnova la tradizione

di Antonio Meloni
Settimana Santa, si rinnova la tradizione

Durante la presentazione a Palazzo Ducale l’appello delle confraternite: «Non facciamo morire gli antichi sodalizi»

05 aprile 2017
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SASSARI. Dalle processioni alle sacre rappresentazioni, dalle veglie alle adorazioni fino alla via Crucis. Un ricco patrimonio di cultura caratterizza il periodo pasquale con l’attività delle confraternite che quest’anno cominciano a segnare il passo. Gli antichi sodalizi di origine quattrocentesca hanno sempre meno novizi e questo complica la preziosa opera di conservazione di una tradizione plurisecolare. Un appello alla partecipazione è stato lanciato anche ieri, nella sala conferenze di Palazzo Ducale, durante la presentazione alla stampa del calendario di eventi che scandisce la Settimana santa. I priori delle cinque confraternite sassaresi - affiancando il sindaco Nicola Sanna e l’assessore alla Cultura Raffaella Sau - hanno rimarcato, a più riprese, che il numero dei loro componenti, negli anni, è calato e che l’età media dei confratelli è salita.

Un ricambio generazionale che per ragioni diverse non c’è stato portando a circa duecento il totale degli iscritti a fronte di un numero molto più alto se si considera che solo i Servi di Maria, non molti anni fa, erano circa trecento. Malgrado ciò, il programma allestito è ricco e variegato, ulteriore riprova della costante vitalità di questi antichi sodalizi. Alcuni riti sono già stati celebrati nei giorni scorsi nella chiesa delle Monache cappuccine dove la domenica e il martedì i confratelli dei Santissimi misteri animano la Via Crucis. Il 7 aprile, alle 18.30, nella chiesa di Sant’Antonio abate (Servi di Maria), si chiude il settenario in onore dell’Addolorata con l’esecuzione del tradizionale Stabat mater. Il 9 aprile, Domenica delle Palme, benedizione dei ramoscelli d’ulivo e delle palme intrecciate.

Lunedì Santo, 10 aprile, alle 18.30, sarà celebrata una messa nella chiesa delle Monache cappuccine. Il giorno successivo, 11 aprile, alle 10.30, nella stessa chiesa, si ricordano i confratelli defunti. Alle 18.30, parte la processione per le vie del centro storico con sosta nella chiesa di San Giacomo, sede dell’arciconfraternita dell’Orazione e morte. Mercoledì santo, 12 aprile, alle 18.30, sarà aperta ai fedeli la chiesa di Sant’Andrea dalla quale partirà la processione dell’Addolorata curata dai confratelli del Santissimo sacramento.

Giovedì santo, 13 aprile, alle 18.30, nella chiesa della Trinità, la confraternita di Santa Croce e del Gonfalone cura la celebrazione della messa in coena domini con la tradizionale lavanda dei piedi. Dalle 20, le veglie e l’adorazione dei santi sepolcri. Il 14 aprile, Venerdì santo, la mattina alle 9, dalla chiesa di Sant’Antonio Abate parte la processione dell’Addolorata che farà tappa in sette chiese del centro storico. Di sera, alle 17.30, nella chiesa della Santissima Trinità, si celebra il rito della deposizione.

Alle 19, processione e Via Crucis verso San Giacomo e la Cattedrale. Domenica 16, giorno di Pasqua, alle 10, dalla chiesa della Trinità si snoda la processione del Cristo risorto, alla stessa ora, dalla chiesa di Sant’Antonio Abate, parte il corteo con la statua della Madonna. L’incontro rituale dei due simulacri, del Cristo e della Madonna, avverrà poco dopo in piazza Mazzotti, alla presenza del sindaco, della giunta, dei gremi e delle confraternite. Si prosegue quindi in Cattedrale dove l’arcivescovo, padre Paolo Atzei, presiederà la celebrazione eucaristica che conclude la mattinata.

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