La Nuova Sardegna

Sassari

Fede e tradizione nella festa dedicata a Santu Bainzeddu

di Gavino Masia

Messa a Balai lontano poi la processione con i cavalieri In serata, davanti alla spiaggia, concerto di Eugenio Finardi

26 aprile 2017
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PORTO TORRES. Una baia di Balai vestita a festa quella che ieri ha ospitato di primo mattino l’appuntamento con la tradizione religiosa di Santu Bainzeddu e nel tardo pomeriggio la “musica ribelle” del cantante Eugenio Finardi. Nell’orario di mezzo - favoriti da un clima quasi estivo - c’erano invece tanti giovanissimi che prendevano il sole sul prato, giocavano sulla spiaggia e si divertivano a fare i primi bagni della stagione. A favorire il deflusso delle persone la trasformazione temporanea dell’area circostante in isola pedonale: il traffico è stato interdetto sulla litoranea, sul Lungomare Balai, nel tratto compreso tra la strada provinciale 81 e via Benedetto Croce, via Tramontana, il Belvedere e via Balai, compresa l’area parcheggio antistante la spiaggia. La fascia costiera si è animata già alle 8, nella chiesetta di Balai lontano, dove il parroco di San Gavino, don Mario Tanca, ha celebrato la messa in onore di Santu Bainzeddu patrono dei Massai. Tante persone hanno seguito l’omelia del sacerdote, a conferma di una fede verso il Santo che non è mai mutata nel tempo, che ha ricordato sia chi ha lavorato con sacrificio sui campi per sostenere le famiglie sia i lavoratori del mare. Nel corso della processione sono stati restituiti alla terra li “sipuschri” benedetti il Venerdì Santo, ossia le piantine di grano germogliato che rappresentano la rinascita del Cristo e sono di grande auspicio per un buon raccolto. La ricorrenza religiosa ha avuto origine con i bainzini, i residenti del quartiere di San Gavino, ma col tempo ha coinvolto tutta la comunità portotorrese che ha intuito l’importanza di una tradizione da preservare e anche da far conoscere ai giovani. Un momento emozionante dell’evento, dopo la benedizione del territorio intorno alla chiesetta di Balai lontano, nella inaugurazione e benedizione di alcune delle diciotto sculture della “Passio” dei Martiri Turritani: era presente l’artista Odo Tinteri, assieme alla madre di 102 anni, che ha voluto donare alla sua città quelle opere che esaltano la fede e il sacrificio dei tre Protomartiri. Il corteo, preceduto dai cavalieri e dal gruppo Intragnas in costume, ha poi raggiunto in processione la chiesetta di Balai vicino.

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