La Nuova Sardegna

Sassari

Banconote false e pronte all’uso arrestato bonorvese

Banconote false e pronte all’uso arrestato bonorvese

BONORVA. Dopo una lunga indagine durante la quale hanno pazientemente ricostruito il percorso delle banconote, i carabinieri di Bonorva – al comando del maresciallo Carlo Castellucci – hanno...

11 maggio 2017
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BONORVA. Dopo una lunga indagine durante la quale hanno pazientemente ricostruito il percorso delle banconote, i carabinieri di Bonorva – al comando del maresciallo Carlo Castellucci – hanno arrestato martedì un giovane del paese, P.M., che ieri è stato processato per direttissima nel tribunale di Sassari e condannato a otto mesi di reclusione (con la sospensione condizionale della pena) e a 200 euro di multa. Durante una perquisizione, i militari hanno infatti trovato una quarantina di banconote false in possesso del giovane: tutti pezzi da 20 euro, alcuni nel portafogli pronti per essere rifilati al primo malcapitato di turno.

Già da diversi giorni pare che nei bar e nei negozi di Bonorva girassero banconote da 20 euro di dubbia autenticità. Qualcuno ha fatto le prove con il rilevatore di banconote false ai raggi ultravioletti, qualcun altro ha portato i soldi sospetti ai carabinieri. E i sospetti sono diventati certezza: si trattava di banconote false, di ottima fattura.

«È bene ricordare – hanno spiegato i carabinieri – che a termini di legge chi ha ricevuto soldi falsi non può a sua volta tentare di rifilarli ad altri. In tal caso infatti commetterebbe un reato, deve necessariamente consegnarli alle autorità. La qualità del falso è veramente buona, a cominciare dalla carta e passando poi per le caratteristiche di sicurezza, alcune delle quali ottimamente riprodotte e idonee a ingannare il commerciante meno esperto». La ripetizione dello stesso numero di serie è la prova più evidente della falsificazione «ma del resto – aggiungono i militari – costerebbe troppo produrre falsi con progressivi diversi, in questo caso le banconote hanno quattro gruppi di numeri di serie ricorrenti una decina di volte ciascuno». Le banconote sono state sequestrate e saranno trasmesse alla Banca d’Italia per gli accertamenti di rito. È intervenuto anche il nucleo carabinieri antifalsificazione monetaria di Roma, specializzato nella materia.

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