La Nuova Sardegna

Sassari

Nuova dirigenza per non morire La Bonorva 1960 ancora in crisi 

di Emidio Muroni
Nuova dirigenza per non morire La Bonorva 1960 ancora in crisi 

Non è stato raccolto l’invito della società a formare un direttivo dopo le dimissioni dei vertici Dopo 56 anni consecutivi sui campi di calcio ora rischia di non iscriversi al campionato promozione

27 maggio 2017
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BONORVA. Sul futuro della polisportiva Bonorva 1960 da qualche tempo si addensano nubi sempre più cupe e dopo 56 annate consecutive, rischia di non iscriversi al prossimo campionato di promozione regionale.
L’ennesima conferma si è avuta nel corso dell’assemblea dei soci, convocata per martedì scorso per discutere sul futuro della società. All’incontro con i dirigenti uscenti, che hanno confermato pienamente la decisione di dimettersi in blocco, si sono presentati veramente in pochi.
La crisi, generata da varie concause, pare sia iniziata con le dimissioni dell’allenatore Mario Fadda che, per tre stagioni, grazie ad un impegno costante e una preparazione tecnica ed operativa di ottimo valore, ha portato la squadra a buoni livelli nell’ambito dilettantistico regionale con talenti locali.
Alla decisione dell’allenatore è seguita quella delle dimissioni dei dirigenti che, per la verità, nel corso della stagione calcistica erano pian piano diminuiti, sia come numero sia come impegno, ed erano rimasti in pochi a tirare i remi di una barca probabilmente già in difficoltà.
L'assemblea, aperta al pubblico, avrebbe dovuto stabilire e organizzare le formalità di subentro di eventuali nuovi soci per approntare l'organizzazione della prossima annata sportiva 2017/2018. Ai lavori ha partecipato l’assessore comunale allo Sport, Claudio Dettori, ed erano presenti anche alcuni genitori di tesserati del settore giovanile. Il consigliere della polisportiva, Giuseppe Ghisu ha brevemente, ma chiaramente, fatto «una cronistoria delle iniziative prese e le finalità perseguite dal direttivo nella passata e nelle più recenti stagioni ed ha auspicando che il patrimonio tecnico sportivo formato possa trovare continuità nel nuovo gruppo dirigenziale».
Dai presenti è arrivato l’invito al direttivo dimissionario di rivedere la decisione presa o, in alternativa, la ricerca di un’iniziativa da parte di persone non facenti parte del gruppo per un accordo che possa portare al consolidamento di un nuovo assetto che unisca l'esperienza maturata ai nuovi innesti. I dimissionari hanno affermato la volontà manifestata e chiesto l'azzeramento di tutte le cariche, in modo tale da formare un nuovo direttivo, che potrà decidere su cariche sociali, progetto sportivo, programmazione finanziaria e quant'altro. E’ stata inoltre affermata l’assoluta necessità di programmare per tempo la nuova stagione, a evitare d’incorrere in errori che potrebbero compromettere la gestione della società. Purtroppo, almeno per il momento, nessuno si è offerto per assolvere tale incarico dirigenziale. Ora la patata bollente passa nelle mani dell’assessore allo Sport, al quale spetterà il compito di verificare la sussistenza dei presupposti per la formazione di un nuovo gruppo dirigenziale.
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Torres – Arezzo: 0-0, si comincia al Vanni Sanna – DIRETTA

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